Daniele De Patre

La vita? Troppo apparire, poco essere.

Tutto ha un inizio, tutto ha una fine. Ma ciò che li separa, è il tutto.

Nel momento in cui si sforzò di migliorare le cose, queste peggiorarono. Capì molto.

Non cerchiamo il tanto: partiremmo male.

Quando l’uomo non ci sarà più, solo allora si vivrà bene sulla terra.

Nella vita non conta quale strumento adoperiamo, bensì, quali note suoniamo.

Quando incontrerai persone che non fanno per te, non insistere: cerca di fare un passo indietro, e possibilmente, allontanati. Diversamente, rischierai una “scottatura”; o ancor peggio, una “ustione”.

Ogni battaglia, facile o difficile che sia, iniziala convinto che la vincerai. Diversamente, l’avrai già persa.

Chi lotta per gli altri è un grande, chi lotta contro se stesso è unico.

Abbi fede: altro non c’è.

Se puoi, corri. Se non puoi correre, cammina veloce. Se non velocemente, cammina lentamente. Comunque, non fermarti.

Più rincorriamo la gloria tra gli uomini, più ci allontaniamo da quella eterna.

Se credi fortemente in quello che stai facendo, nonostante tutto e tutti, vai avanti. Forse non otterrai ciò che speri domani; probabilmente nemmeno dopodomani. Tu insisti. Nel momento in cui dovessi raccogliere i frutti delle fatiche, potrai dire: “Ce l’ho fatta, nonostante tutto. E tutti.”

La vita: più è in salita, più ci si avvicina a Dio.

In teatro, ci sono attori che recitano parti che possono essere variate: anche quella finale. Nella vita reale, si può cambiare, ma non il finale. Troppe volte pensiamo di essere sul palco, esagerando nel “recitare”. Non dimentichiamolo: una volta abbassatosi, il sipario non lo si potrà più riaprire.

Cominciò a correre convinto di arrivare prima. Non accadde nulla. Successivamente, fece molta più strada. E pensare che era rimasto fermo.

Se è giusta, va combattuta assolutamente. Ma se il fine non è chiaro, se non si hanno le armi giuste, se la strategia non è studiata bene, forse è meglio rinunciare. La “battaglia” sarà persa in partenza nella vita.