Dante Castellani – Poesia
I poeti sono gentili angeli, per disgrazia usano piovere amore, laddove per siccità d’anima, il cuore muore.
I poeti sono gentili angeli, per disgrazia usano piovere amore, laddove per siccità d’anima, il cuore muore.
Satana ha costruito il mondo, i poeti lo hanno reso vivibile.
La poesia è un quadro da leggere.
Non ho mai scritto una poesia sulla mamma, perché non esistono parole sufficientemente belle per descriverla.
Venne il dubbio a bussare alla mia porta, mi sedetti, tanto avevo chiuso bene l’uscio. Fu un grossolano errore, avevo chiuso ogni via di fuga, alla mia paura ed al mio orgoglio.
La morte è quella terribile cosa, senza la quale, la vita sarebbe banale.
E adesso che finalmente ho imparato ad accettare la vita, sono vecchio, e devo imparare ad accettare la morte.
Vorrei mi venisse nascosto il giorno della mia morte, potrei non presentarmi all’appuntamento.
Vorrei morire, senza aver creato troppo danno a questa vita.
Aspetto che la morte venga a prendermi, nascosto tra i defunti, dove mai potrà pensare di trovarmi.
La libertà ha il sapore agrodolce della solitudine.
Le piante, gli animali, la natura tutta, sopravvive all’uomo; mentre la malvagità veste abiti da prete, noi ribelli buoni, preti per fede, assistiamo impotenti al suicidio umano, sopportando il fango di chi per invidia, ci vorrebbe cattivi, come loro.
Le giornate avvolte dall’autunno, godono di un mistico silenzio, dove anche le anime tribolate, trovano pace.
Il tramonto mi sorprende come una goccia d’acqua che si spegne.
Molte persone se non hanno un fine, non cercano il mezzo; senza riuscire a capire che a volte, il mezzo è proprio il fine da raggiungere.
Non ciò che siamo, il dramma è ciò che vorremmo avere; non ci accontentiamo di essere vivi, pretendiamo di essere infiniti.
I filosofi sono coloro che seduti sopra una sedia a rotelle, insegnano gli altri a volare.