Edvania Paes – Stati d’Animo
Le persone dicono di cose. Perché le dicono, forse, non lo sapremo mai. Forse perché abbiano bisogno di illudersi. Illudersi che sono sincere. Sincere nei confronti di chi? Riusciranno forse a illudere loro stesse?
Le persone dicono di cose. Perché le dicono, forse, non lo sapremo mai. Forse perché abbiano bisogno di illudersi. Illudersi che sono sincere. Sincere nei confronti di chi? Riusciranno forse a illudere loro stesse?
Mi piacerebbe mettere il cuore dentro il cassetto del comodino a far compagnia ai miei sogni quando vado a letto. Loro non hanno idea del rumore che fanno.
Se pensi di cercarmi domani, sappi che oggi non ci sono. Ritornerò ieri.
Quando chiudere un occhio comincia a sembrare un tic nervoso. Devi prendere una decisione; o chiudi anche l’altro o tieni tutti e due aperti.
Le ferite superficiale vanno tamponate con la garza. Quelle profonde, vanno guarite con la musica, col sorriso e con l’amore che ti porti dentro.
Prima o poi impari a sorridere del tuo dolore. Perché non puoi piangere per sempre.
E mentre alcune persone riempiono la tua strada coi loro sassi. Gli alberi piangono e confezionano per te dei morbidi tappeti sui quali camminare.
Impossibile rinunciare a qualcosa che ti entra nella mente, ti spalanca il cuore e ti denuda l’anima.
La cattiveria, in tutte le sue forme, dovrebbe essere estirpata nel modo più assoluto, in modo da non lasciare la minima traccia.
Sono stanca di ricominciare. Vorrei soltanto finire l’opera dei miei giorni con serenità.
Quando i pensieri diventano più potenti dei sogni. Non ci resta che rimanere con gli occhi spalancati fino a quando l’utopia non prenda il sopravvento e ti faccia navigare fra le stelle e nuotare con gli uccelli.
Mentre pioviggina sotto il cielo della mia città, dentro di me è in corso un temporale.
Sono affetto – dipendente. Farei qualsiasi cosa pur di dimostrare il mio affetto alle persone che amo!
Giuro che stavolta non lo so cosa ho combinato. Ma sicuramente è colpa mia. Come sempre.
Ho buttato via fogli e fogli di appunti, nella speranza di dimenticare quelle parole. Ma non erano parole, erano sentimenti che il mio cuore testardo non dimenticherà mai.
Devo assolutamente prendere una decisione, forse la più importante della mia vita: Continuare ad essere me stessa o diventare un’altra. Mi manca solo capire quelle farebbe meno danni.
I miei errori? Loro mi insegnano. Sono io che non imparo. Forse mi convenga farne molti, molti altri. Fino a quando non imparerò ad imparare.