Emilio Fornasa – Religione
La religione e la politica sono troppo importanti per lasciarle in mano agli addetti ai lavori.
La religione e la politica sono troppo importanti per lasciarle in mano agli addetti ai lavori.
L’uomo è la frontiera tra la materia e lo spirito, il luogo dove il tempo e l’eterno si toccano.
Ci vuole fede per credere in Dio. Ce ne vuole di più per credere nel caso.
Circa certi politici mi coglie un dubbio: trattasi di macchie o di macchiette?
Gli elettori devono conoscere bene il loro eletto perchè, non conoscendolo, il loro voto, fatto di niente, eleverà un niente al rango di eletto.
Meglio perdere le guerre che vincerle con certi alleati.
Più si fa numeroso il gregge e più dà i numeri il pastore.
Scendere in campo è sempre rischioso: pensa a che cos’è successo al buon Dio quando si è fatto uomo.
La religione e la politica sono troppo importanti per lasciarle in mano agli addetti ai lavori.
La vita è come un libro: ogni giorno è una pagina, ogni passo è una riga.
Dio. Tutto o niente, nella mente dell’uomo.
Peccato nascere? Originale.
Intelligenti si può essere da soli; per essere furbi bisogna essere almeno in due.
L’uomo moderno è come il macchinista che spala furiosamente carbone nella caldaia, senza mai sporgere la testa fuori dalla cabina, senza guardare se la ferrata è sgombra, o se almeno esistano i binari.
Fingere ciò che non si è significa vergognarsi di se stessi.
Si fa prima a essere eroi che santi.
Sorprendono certi intellettuali atei che, dopo aver concluso di essere figli di nessuno, sorridono beati.