Enzo Di Maio – Politica
Credo che per i nostri politici il solo pensare di poter pensare rappresenti un insormontabile problema.
Credo che per i nostri politici il solo pensare di poter pensare rappresenti un insormontabile problema.
Il potere tende ad arrogarsi la facoltà di menzogna con preteso obbligo di assenso popolare.
Non affannarti nemico mio, a farmi del male basto e avanzo io.
La memoria rende tutti presenti, nulla cancella l’amore, neanche la morte.
Chi ci genera non muore mai veramente, continua a vivere dentro di noi. Noi siamo loro ed un giorno il circolo della vita si chiuderà e gli estremi si riuniranno per sempre.
Se i coglioni fossero pane l’umanità non sarebbe più schiava della fame.
Basterebbe abolire il sì, e nel mondo ci sarebbero milioni di cornuti in meno.
Al lavoro ho sparato quando ero in tenera età, da allora mi osserva da lontano, vorrebbe avvicinarsi ma si nota che ha timore. Il fatto che gli abbiano dedicato una festa mi turba profondamente.
Vorrei risvegliar Mazzini e dirgli: “guarda, è stata fatta l’Italia ma si son dimenticati gli Italiani”
Sei milioni di lacrime, mare della speranza che bagna anche il deserto.
L’umanità ha dichiarato guerra al mondo e sta vincendo la sua battaglia. Le conseguenze saranno nefaste.
Roma è Roma, nun se batte, e se te ce metti d’impegno ancora c’è poi trovà qualche romano.
Vita bella ma mignotta, ogni giorno ce costringi a fa na lotta.
La colpa dell’uno diviene colpa di tutti se i tutti ignorano la colpa dell’uno.
Oggi, anno domini 2015, sto pensando all’uomo. E ciò mi rende triste.
Il primo atto che compie un bimbo appena nasce e “quello di aprire gli occhi, guardarsi intorno e scoppiare in un pianto dirotto. È il suo modo per dire:” ma n’do cazzo de monno sò capitato! “
Vorrei tornar bambino per poter dire ancora “mamma” e ricevere in dono una carezza.