Fabio Privitera

Fabio Privitera – Paura & Coraggio

Da piccoli ci educano a non aver paura del buio, di ciò che si nasconde nell’oscurità, anzi ci insegnano che l’oscurità essendo priva di ogni forma non cela nulla. Eppure crescendo la paura più grande spesso non riguarda ciò che si ignora, per quello che può nasconde, ma ciò che si mostra d’innanzi a noi e spesso neghiamo, come se la negazione faccia scomparire la paura, come se una mano posta d’innanzi alla luce Sole neghi di fatto l’esistenza di questo.

Fabio Privitera – Musica

La mente finge, o si convince, che vada tutto bene fin quando non c’è qualcosa che la tocca. Le canzoni, alcune in particolare, sono questo qualcosa. Esse attraversano i nostri sensi e vanno dirette dentro al cuore, laddove la mente non accede, e nel cuore risvegliano il sentimento sopito, lo riportano su, come un’onda anomala che scavalca il muro di quella strana tranquillità, e diventa lacrime sugli occhi.

Fabio Privitera – Guerra & Pace

La follia di un élite può persuadere la folla verso le proprie ragioni, per quanto pesate singolarmente apparirebbero per ciò che sono: abomini umani. Eppure riesce a dissuadere la coscienza del singolo tra la folla che ciò che si sta compiendo non è nelle sue possibilità. La follia assume l’enorme mostruosità della guerra, del razzismo, dei massacri, del pregiudizio che diventa la distanza tra l’essere degno di stima e l’essere sotto terra. Siamo lontani anni da tutto questo, ma non distanti dal ricordo e dalla presenza di numerosi focolai di intolleranza, più o meno estesi, diffusi nel pianeta. Solo la coscienza di essere nati nello stesso modo di ogni altro essere umano, avere sogni e disperazioni, voglia e aspettative, può indurci ad apprezzare la vita e chi ci circonda, e far sì che giorni come quello che si ricorda oggi 27 Gennaio, non facciano più ritorno.