Francesco Iannì – Felicità
Cerca di condividere la tua gioia, anzitutto, con chi ti è rimasto vicino nei momenti più tristi.
Cerca di condividere la tua gioia, anzitutto, con chi ti è rimasto vicino nei momenti più tristi.
Nella vita, sono le cose apparentemente più semplici a rendere maggiormente felici.
Possiamo essere felici se prestiamo attenzione alla felicità delle persone che stanno al nostro fianco.
La felicità è il piacere dell’incontro fra due corpi, da cui si genera la magia di una terza vita.
Felicità è godere di ciò che si ha, ironizzando sul resto.
La felicità è l’occasione che diamo a noi stessi di manifestarci per quello che siamo realmente.
Sai di essere felice quando tutto sta dove deve stare, nel momento in cui ti accorgi che non c’è niente della tua vita che vorresti cambiare.
Forse la chiave per essere felici è un compromesso tra la vita che noi ci aspettiamo e la vita che realmente ci aspetta.
Quello che faccio nel momento in cui “trasgredisco” è considerato dagli altri un male, o un’azione imbarazzante. Ma cosa ne pensi se ti dico che mi fa stare bene?
La felicità sta proprio nelle piccole cose, in quelle che, ogni giorno, ci danno il senso della nostra vita e lasciano intorno a noi un segno del nostro passaggio.
Forse dovremmo essere felici solo per il fatto di respirare. Forse non è scontato che respiriamo.
A quante cazzate siamo disposti consapevolmente a credere, a volte, per poterci illudere di vivere un attimo di felicità?
Sono sempre più convinto che, nella vita, non importi tanto il “dove” quanto il “con chi”. Si può credere di essere felici nel posto più bello del mondo, ma se poi non si ha nessuno a cui poterlo dire, tutto svanisce. Perché la felicità è reale solo quando è condivisa.
Sei felice quando la nostalgia non dipinge più colori di sogno sulle velate lontananze.
Capisci di essere in armonia col mondo quando non desideri niente altro, perché ciò che hai ti basta. Quando, bramoso di maturare, sei pronto a morire e a rinascere.
Felicità è anche aprire un buon libro per studiare e imparare qualcosa di nuovo, battibeccare per futilità con mamma, farsi abbracciare dalla propria migliore amica, passeggiare indossando quel maglione anni ’80 scovato al mercatino delle pulci, andare a trovare l’instancabile papà a lavoro, meravigliarsi per le luci di Natale, emozionarsi al chiarore della luna, farsi coccolare dalla propria sorella, giocare col nipotino che diventa sempre più bello, ricevere la telefonata inaspettata di un’amica, mettersi di fronte allo specchio e apprezzare quel che si vede riflesso.
Non è mai né troppo presto né troppo tardi per la felicità.