Gigliola Perin – Anima
Solo chi sa attendere senza guardare l’ora, ma attraversare con lo sguardo la perdita, avrà tra le mani l’infinito del suo cuore.
Solo chi sa attendere senza guardare l’ora, ma attraversare con lo sguardo la perdita, avrà tra le mani l’infinito del suo cuore.
Sento quella musica che mi porta da te. Sento la strada farsi sempre più breve. Voglio perdermi tra le tue braccia, mentre le nostre labbra sussurrano la melodia che ruba i silenzi ai nostri cuori. Vivimi, anima mia.
Ho scoperto che ogni tanto l’anima prende l’ascensore ed esce dagli occhi, quando i ricordi l’incatenano dentro se stessa.
Dalle sue ceneri sono nata, la sua anima dal mio fuoco è stata forgiata. Io sono la fenice, la sua rinascita.
Nulla ha senso se manca chi sa riscaldarti il cuore, l’anima sembra dormire, non sente, non parla, giace in un letto sfatto. Dove i ricordi prendono possesso del tempo, alla ricerca di te. Solo chi sa guardare oltre il tuo sguardo può capire che quel silenzio è così irreale, innaturale.
E ti ritrovi nuda, non di abiti, ma d’anima e respiri, la corazza non ha retto, davanti ai suoi occhi, alla sua dolcezza ha ceduto. E tu resti inerme davanti ad un’altra anima che ha toccato la tua.
Ho sfiorato il tuo cuore per sentire il suo rumore. Ho abbracciato in silenzio la sua anima. Ora so che le tue ali sono pronte per volare lontano da me. Liberale dalle corde della vita e vola. Sii libero di allontanarti, lanciati a capofitto in quel cielo così blu per te. Vai, non temere il vuoto, se cadrai ci saranno le sue braccia ad accoglierti. Vola anima mia. Vola verso un sogno che non dà dolore.
Ho conosciuto la tua anima prima del corpo.
Lenta, vibra, mentre respira per poter sfiorare l’aria. La voce che sento è la sua, la tua oppure la mia. È un’anima che bisbiglia al vento il suo lamento racchiuso in un ricordo senza tempo.
Lascia che il cielo copra le tue lacrime, scindi il tuo corpo dall’anima, rompi queste catene che tengono le tue ali ben ancorate a terra. Alzati, nulla può fermare il suo pensiero, inutile rinnegare chi si è impossessato del tuo cuore. Libera l’anima tua e vola nel ricordo di quell’amore che fu insaziabile felicità.
Abbiamo tutti dei fantasmi che c’inseguono, spetta a noi decidere se lasciarli sopraffare la nostra felicità o combatterli per liberarci di loro per l’eternità.
Il fuoco della passione bruciò la mia pelle, l’acqua ne lavò via il profumo e nella loro unione la nebbia che ne uscì dissolse la mia anima.
Ho preferito rubare un pezzettino di paradiso per perdere la mia anima all’inferno.
Beata la mia pazzia, in lei io mi riscopro più viva che mai.
Accarezzo ricordi, lunghe lettere di vorrei e sogni. Ora rivedo l’illusione dipinta su una vecchia scrivania compagna indelebile di ciò che fu e mai sarà.
La mia anima. Un oceano d’emozioni.
È la rugiada che si posa tra petali di silenti pensieri.