Giovanni Govoni – Sogno
Ho i cassetti vuoti, perché i miei sogni li ho riposti nelle persone che amo.
Ho i cassetti vuoti, perché i miei sogni li ho riposti nelle persone che amo.
I vincitori scrivono la storia, ma gli sconfitti sono quelli che la colorano.
La magia della notte sta nel silenzio che la circonda. Riuscire ad ascoltare i propri pensieri trasformandoli in sogni.
Un dolore fa molto più male, rimanendo in silenzio.
Con le parole si vuole cambiare gli altri. Nel silenzio si cambia se stessi.
Tra le tante lingue difficili da imparare, c’è il silenzio.
Tra le tante lingue difficili da imparare, c’è il silenzio.
Il sesto senso è sicuramente quello di colpa.
Dei pezzi che ho aggiunto rimpiazzando quelli che avevo perso, nessuno combacia perfettamente: lasciano passare spifferi di ricordi.
Tra tanti ricordi, ce ne sono alcuni che vado sempre a cercare. Sarà che il fuoco ed il vento sanno come insieme bruciare.
Le canzoni non dimenticano, puoi scordarti le parole, ma il ricordo no.
Alitare su uno specchio e scoprire sogni scritti e mai svaniti, riaffiorati e indelebili, ancora vivi. Arrossisci, ma poi li cancelli con un solo colpo di mano.
Da piccolo bastava chiudere gli occhi per far sparire la realtà. Se li chiudo ora la realtà sparisce, ma rimangono i ricordi.
Che poi quella cosa, anche senza un senso, se riesce ad entrarti nel cuore senza passare per il cervello si chiama poesia.
Ti innamori di qualcuno per la musica che emana e, nonostante sia complicata, è una canzone di cui solo tu capisci il senso e le parole.
Le canzoni non dimenticano, puoi scordarti le parole, ma il ricordo no.
È proprio quando tutto tace che ti accorgi della mancanza.