Giuseppe Acciaro – Nemico
Una volta individuati è più semplice tenere a debita distanza i nemici esterni piuttosto che quelli interni.
Una volta individuati è più semplice tenere a debita distanza i nemici esterni piuttosto che quelli interni.
La mancanza di un senso melodico spesso segnala altre lacune.
Così sicuro del proprio orecchio musicale da divertirsi con le dissonanze e sfiorare l’atonale.
Entrare in svariati e variegati universi sonori dilata le nostre capacità percettive.
Un pezzo musicale di alto livello artistico permette più di un approccio ad ogni singolo ascoltatore.
In una grande composizione ogni accordo si pregia di una sua personale bellezza.
Catturato dai suoni, mi auguro di non venirne mai liberato.
Aspetto nuove proposte musicali, per creare una continuità con i brani sempre amati, già ascoltati, filtrati e rielaborati, e per altri coinvolgimenti mentali e spirituali.
Alcune canzoni, apparentemente minori, crescono progressivamente di livello, avvicinandosi nel tempo ai capolavori conclamati.
I brani musicali che riteniamo immortali esprimono qualcosa di nuovo ad ogni ascolto.
Chi ascolta senza preferenze qualsiasi genere musicale, smarrisce il suo senso critico tra un dedalo di suoni che gli sembrano ormai uguali.
L’industria discografica preclude sovente a dei veri artisti l’opportunità di farsi apprezzare.
La morte ha un pessimo difetto: quello di non essere selettiva.
L’età che avanza erode e corrode. Ma non è finita: un’inesauribile energia, alimentata e perseguita, è una perenne controazione, un solido argine che mitiga gli effetti negativi. Il tempo cessa di procedere inesorabile, e rallenta smarrito.
L’aura di molti vecchi amici si è opacizzata. La perdita di vitalità e interessi può creare dei gorghi pericolosi che invischiano le persone vicine. Tra queste, le più avvedute iniziano a temere per la propria salute e si defilano in successione.
Delle nozioni mi spingono verso la salute, mentre delle moderne informazioni mi portano sul versante opposto. L’oggettività spesso mi sfugge, e mi barcameno alla ricerca di una mia verità.
Attraversando un parco faunistico sento il passo più fluido, l’occhio è aperto, la mente apre spazi e per breve tempo (ma che istanti!) mi espando.