Guido Paolo De Felice – Stati d’Animo
Non trattare come priorità chi ti tratta come opzione.
Non trattare come priorità chi ti tratta come opzione.
Il silenzio è il più grande rumore che si possa fare.
Aspettare è veramente la cosa più logorante che esista.Credo che sia per quello che quando aspetti qualcuno o qualcosa vuol dire che ne vale davvero la pena.È soprattutto questione di quanto sei disposto ad aspettare: è indissolubilmente legato al quanto sei convinto che quel qualcosa o qualcuno cambieranno la tua vita.
Ci sono persone che passano anche solo per degli attimi nella nostra vita e lasciano un segno indelebile.Ci sono persone, tuttavia, capaci talvolta di ferirci così nel profondo da lasciare una ferita che forse non guarirà mai del tutto.Ma poi esiste anche tutta una serie di persone dotate di una tale pochezza da non essere neanche in grado di far capire che son passate, persone così piccole umanamente che anche quando vogliono farti del male sono talmente insignificanti da non essere efficaci.
Stasera è una di quelle notti che se ti avessi qui te ne direi mille, ti direi di tutto. Ma non ci sei, quindi non posso che odiarti in silenzio. Perché non ci sarà nessun abbraccio che ti riparerà mai dal mio rancore.
Non ci si trova, ci si riconosce.
Da quando ho visto i tuoi occhi e me ne sono innamorato, ho sempre un motivo per addormentarmi col sorriso!
Lo ammetto: ci sono delle persone che hanno un sorriso talmente bello, spontaneo, radioso e coinvolgente, che è impossibile non esserne coinvolti. Sono quelle persone che sorridono prima con gli occhi che con la bocca, e non c’è sorriso più sincero di quello degli occhi. Si può simulare un sorriso con le labbra, non con gli occhi.Queste persone sono dei veri benefattori, la loro spontaneità è proprio il loro grande pregio: non sanno quanto bene sono in grado di fare con quel loro sorriso, ed ecco perché è tutto così bello. Perché naturale e non forzato.Il mio umore ringrazia, senza persone così questo mondo sarebbe molto peggiore!
Ciao. Mi piaci. Mi piaci perché arrossisco quando ti guardo sorridere. Perché i tuoi occhi parlano una lingua che pur non conoscendo, mi sembra di capire da sempre. Di averla sempre cercata. Come se mi fossi sempre mancata, anche quando non ti conoscevo. Posso sedermi affianco a te e guardarti sorridere per, tipo, tutta la vita?
Sono malato, sono un portatore sano di buonumore. Farò di tutto per diffondere il contagio.
Invecchierò con la consapevolezza di essermi macchiato soltanto della colpa di aver riso ogni giorno con tutto il fiato che avevo in corpo.
Sei il mio sogno peggiore, il mio incubo più bello.
Sogni e desideri si nutrono così voracemente di aspettative che spesso la loro realizzazione rischia di mortificarli.
Per rendere reale una favola servono tre ingredienti: uno scenario magico, una situazione magica, una persona magica. E tanta, tanta follia.
Se sei ancora una delle poche persone in grado di sognare e di andare fino in fondo, se qualcuno prova a chiamarti stupido ricorda che diventerai tale solo il giorno che gli darai ascolto.
Se hai imparato a sognare, rassegnati al fatto che non riuscirai mai ad accontentarti della realtà.
Ovunque tu sia, sognami, io ti sognerò, e prima o poi ti troverò. Ti coprirò con le mani gli occhi. E saremo noi, per sempre.