Paola Melone – Sogno
Non ho sogni nel cassetto, li porto in tasca: adoro affondare le mani nell’inconsistenza delle nuvole.
Non ho sogni nel cassetto, li porto in tasca: adoro affondare le mani nell’inconsistenza delle nuvole.
Non permettere mai a nessuno di tagliarti le ali, non permettergli neanche di sfiorarle… le ali sono i tuoi sogni e i sogni il tuo nome, il tuo pensiero nascosto, il tuo segreto inviolato, il tuo nido e il tuo sguardo verso le stelle.
Ho perso più tempo a rincorrere una certezza che un sogno.
L’ignoranza tracanna qualsiasi porcheria le si offra e spesso ingoia veleno, pensando di mandar giù nettare e ambrosia. L’intelligenza, no: fiuta, indaga, dubita, mescola, assaggia e confronta. E poi si oppone, ribatte, contesta, smentisce e lotta. È per questo che il Potere edifica la sua torre di Babele nel silenzio più assoluto, innalzandola con le pietre dell’ignoranza.
Ci sono occhi che parlano tutte le lingue del mondo e te ne accorgi, quando li incontri, perché rimani, in silenzio,ad ascoltare.
Ogni tanto è bene ricordare, a chi si assume la responsabilità di non pensare, che è sintomo di buongusto avvalersidella facoltà di non rispondere.
Chi è in grado di sostenere una giusta causa senza preoccuparsi delle conseguenze e sacrifica se stesso può essere chiamato uomo; chi non ha sete di giustizia, chi non decide da che parte stare e rinuncia, non è degno di essere chiamato uomo, rappresenta solo un numero su questo porco mondo.
Se la diversità è ricchezza, il razzista è l’uomo più povero della terra.
La poesia è l’anima tradotta in versi ed impressa su carta.
Non mi difendo e non ho alcuna intenzione di difendermi… trovi sempre la combinazione giusta, conosci le mie corde e io conosco le tue: sette combinazioni e mi scardini il cuore.
Farsi gioco della morte è celebrare la vita.
Io so perché il mare è salato, so di cosa sono fatte le onde, so cosa si infrange sulle scogliere e cosa lambisce i lidi: sono le troppe lacrime versate da madri, in cerca di figli inghiottiti dall’assurdità di una guerra, sono le troppe lacrime versate da figli orfani del proprio cognome, sono le troppe lacrime non versate da pance vuote di pane e gonfie di niente, sono le troppe lacrime versate da chi è incompreso, ignorato, annullato.
Che stupefacente malattia è il desiderio di libertà…è altamente contagiosa, si diffonde rapidamente e non esistono rimedi per arrestarla e più si è ammalati, più si acquista un senso di benessere universale.
Le grandi tragedie del mondo hanno due mani: una impugna il mitra, l’altra l’indifferenza.
Niente è più folle di una dichiarazione di sanità mentale.
Si può evitare di fare errori, basta non fare niente: e questo è il più grande degli errori.
Amo l’ultima foglia… è così ostinatamente attaccata alla vita.