Roberto Gervaso – Politica
Più che del compromesso, la politica è l’arte della simulazione.
Più che del compromesso, la politica è l’arte della simulazione.
Quando la piazza sostituisce il parlamento, la democrazia può far fagotto.
L’anarchia è la bibertà di chi non la merità.
Il politico è come la donna frigida: per piacere deve fingere.
La prima virtù d’un politico è non averne troppe; la seconda, neutralizzare quelle degli avversari.
L’Italia sta in piedi perchè non sa da che parte cadere.
Essere di sinistra, in Italia, più che una moda, è una carriera.
Gl’italiani amarono Mussolini finchè chiese loro di fare quelle cose che sembrava non dovessero mai fare.
Gl’italiani non hanno senso civico perchè non credono nello Stato.
L’italiano non giudica i politici per quel che fanno o non fanno nell’interesse della nazione, ma per quel che fanno o non fanno nell’interesse suo.
In Italia, quando non c’è più niente da fare, si solleva la “questione morale”. E si ricomincia da capo.
A un politico conviene sempre promettere l’impossibile. Nessuno gliene renderà conto.
L’autorità, quanto più è pomposa, tanto meno va preso sul serio.
Le promesse, in politica, si possono anche non mantenere, ma bisogna saperle fare.
A un giornalista che gli chiedeva chi fosse il grande politico, Kruscev, che a suo modo lo era, rispose: “Chi promette di costruire ponti anche dove non ci sono fiumi”. La Prima Repubblica di grandi politici ne ha avuti a iosa. Basta vedere i ponti costruiti dove non ci sono nemmeno torrenti o ruscelli.
Il grande giornalismo, più che l’arte di dire la verità, è l’arte di far passare per tale la menzogna.
Per conoscere la donna – disse qualcuno – basta averne amata una sola. Ma per conoscerla male.