Roberto Giusti – Tristezza
Mi piacerebbe tornare bambino per non conoscere il dolore causato dalla vita…
Mi piacerebbe tornare bambino per non conoscere il dolore causato dalla vita…
Solitudine… mia eterna compagna di viaggi.
In realtà… anche quando ci sentiamo morire dentro… Nel profondo sogniamo di vivere ancora.
Siamo ombre deformate che allungano la presa sui ricordi sbiaditi del tempo…
È triste pensare che le esperienze felici, un giorno potrebbero diventare i ricordi più terribili da sopportare.
Arriverà il momento in cui tutto finirà…Piangerò per questa storia d’amore che mai più s’avrà.E se penso all’inferno che poi vivrò…Non sò, non sò se mai più io gioirò.
Il suono della fine…? Un silenzio assordante che strazia l’animo.
Il dolore… trafigge l’anima e spezza il cuore.
Come si può vivere se dentro ti senti morire? Come si può morire se in realtà hai voglia di vivere?
Sentirsi dannati è sentirsi soli… nel mondo che ti volta le spalle!
Chi tenebre tormenta mai di luce avrà pace…
Spesso si rimane soli con tutto ciò che resta di se stessi…
Sguardo vuoto dagli occhi assenti. Nessuna voce, solo un respiro affannoso…Soffre l’animo nei suoi tormenti. Sanguina… il cuore sanguina sul tempo delle ferite mai chiuse.
Se l’anima soffre… il corpo, lentamente decade e muore.
Insieme ogni attimo sembrava eterno. Ora è eterno ogni attimo senza di te.
Siamo spiriti persi… vaghiamo in cerca di qualcosa, in questa vita vuota come l’ultima bottiglia scolata. Avanziamo barcollanti seguendo una non direzione ma consciamente fermi a un punto preciso nel nostro passato. Il dolore c’annega concependo pensieri autolesivi di vittime violentate. Il presente ci sfugge, il passato ci rincorre e il futuro gioca ancora d’anticipo. Siamo spiriti… a un passo dalla morte.
Si è tristi solo quando si è vivi.