Roberto Giusti – Tristezza
La discesa nelle tenebre comincia sempre dalla luce.
La discesa nelle tenebre comincia sempre dalla luce.
Chi grida dolore è perché urla solitudine.
L’assenza di voi crea quel vuoto incolmabile che non riesco a riempire coi soli ricordi.
Quante volte ci ritroviamo soli, faccia a faccia col dolore, a fissare le tenebre, nel tempo infinito di una lacrima.
Il dolore è dentro di te e non puoi scappare da esso, puoi solo conviverci.
Dannato è colui che ricerca la felicità ma vive solo di tristezza.
Sapete cos’è una lacrima? È l’espressione massima di purezza del nostro cuore.
La solitudine è malinconia senza voce.
Ho perso la mia voglia di vivere quando mi sono sentito morire…
Il grido dell’anima è quanto di più straziato può ascoltare il nostro cuore.
Nessuno vede i miei occhi lacrimare, ma io sento il mio cuore liquefarsi di dolore.
Piangerei, se avessi ancora lacrime per farlo.
Quando ricordo certe cose, sento i nodi stringersi intorno al cuore e la vita invecchiarsi.
Te ne stai li, a fissare il vuoto mentre la testa ti esplode di pensieri dove le certezze si svelano dubbi e i dubbi diventano certezze. Te ne stai li a ricordare il passato o immaginare un ipotetico futuro che mai più avrai e ti accorgi, si ti accorgi che ti batte forte il cuore dietro a ogni respiro affannoso. Te ne stai li, a piangere e piangere su lacrime che scorrono via piene di significato, ascoltando quelle canzoni che sfogano tutto il tuo dolore. E tu sei li, solo, senza l’amore della tua vita. Solo…
Solo al contatto col dolore, sveliamo le nostre debolezze.
Il dolore trova la sua massima espressione nella purezza di una lacrima.
Sentiva ogni giorno la vita scivolare via, allontanandosi sempre più dalla luce e abbracciando l’oscurità con tenera rassegnazione. Il suo cuore pativa di una sofferenza logorante in quelle ferite mai cicatrizzate del tutto. Avrebbe voluto vivere e essere felice ma non era quello il tempo, il suo destino. Gli veniva a mancare quella voglia di vita e come il vento, errava lontano, invisibile. Solo, cercava ancora conforto in qualcosa o qualcuno per quel dolore che lo faceva stare male. Un tormento senza risoluzione sembrava lo portasse sull’orlo della pazzia. La fine era vicina, la fine era sua amica, lui ne era conscio, e nel silenzio, si allontanava scomparendo per agli occhi del mondo.