Anonimo – Tempi Moderni
Amo gli imprevisti… viaggio in treno.
Amo gli imprevisti… viaggio in treno.
Le masturbazioni mentali induriscono il cervello.
Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più.
L’interpretazione delle felicità, è veicolata dai contesti che ci circondano che molto spesso sono fonte di pura illusione.
Non si può pensare che il museo sia il tempio silenzioso della fruizione passiva; né che un oggeto di uso quotidiano non possa contribuire a migliorare la qualità della vita.
Sarà che il tempo è sempre affamato e per questo divora i giorni, i mesi, gli anni… sarà che se l’uomo vuole salvare qualcosa, che so, un ricordo, dalla voracità del tempo lo deve mettere in frigorifero e per questo c’è un senso di gelo ogni volta che tocchi li passato…
Certo eravamo giovani, eravamo arroganti, eravamo ridicoli, eravamo eccessivi, eravamo avventati, ma avevamo ragione.
La fotografia rende presente un evento passato.
La vera domanda non è se le macchine pensano ma se lo fanno gli uomini. Il mistero che circonda una macchina pensante circonda anche un uomo pensante.
Le antiche città producevano schiavi, le nostre producono disoccupati.
Quando il Moderno si presenta come “il nuovo” assoluto, in verità è già decrepito.
Io: Sei troppo di mentalità chiusa…Me: Non sono io di mentalità chiusa… è il mondo che è troppo di mentalità aperta.
Al giorno d’oggi la cicala, come cantante, guadagnerebbe più della formica.
A tutti i fichetti del mondo e a quelli carini voglio dire una cosa: ci sono più brutti figli di puttana come noi che persone come voi.
Verranno tempi migliori solo quando il pubblico imparerà che un calzolaio ha un più stretto rapporto con la lirica di una fabbrica di scarpe, o un redattore. Ma dato che questa convinzione non si farà mai strada, i tempi migliori non verranno mai.
La base di tutta la vita sociale qui da noi è costituita dal presupposto che l’uomo non riflette.
La difficoltà più grande dei nostri giorni è la semplicità delle nostre azioni.