Roberto Giusti – Tristezza
Si è tristi solo quando si è vivi.
Si è tristi solo quando si è vivi.
Io Posso Essere il Paradiso o l’Inferno…Un Angelo nell’ombra e nella luce…Io sono Tutto o Niente…Ma sempre Fiera di Essere Me stessa.
Quando qualcuno, a noi caro, ci lascia riaffiorano tanti ricordi, tante belle coseche non potranno più ripetersi. Come fare a non piangere. Si, “Ti porterò per sempre nel cuore”. Ed è per questo che, oggi, piango, perche, al vuoto che hai lasciato, non bastano parole e ricordi per essere colmato.
Il peggior tipo di dolore è quando sorridi solo per impedire alle lacrime di cadere.
Sono una comparsa nella mia stessa vita.
Fino a qualche giorno fa i tuoi occhi erano le finestre per affacciarmi al paradiso, ora sono le porte che mi indirizzano dritto all’inferno.
Ci sono dolori nell’animo così profondi che non contemplano le lacrime.
– “Fosse stato un film, sarebbe stato tutto più facile, forse anche più banale e scontato. Il lieto fine in sé forse è banale. Perché la gente si emoziona più soffrendo, che cibandosi di felicità. Perché la felicità, anche se plastificata, spaventa. È qualcosa di ignoto, un terreno sconosciuto per tutti.Nella delusione, nel dolore, nel vedere l’eroe sconfitto, la bella che muore, invece, tutti riescono a leggere qualcosa di se stessi.”- “e qui, per noi, ora… cosa c’è?”- “c’è che dopo una cosa così… o è per sempre, o è un addio.”Lei annuì, ma non lo guardò. Alzò le spalle, si voltò:- “In fondo, anche un addio è per sempre… no?”Calano le luci.Titoli di coda.Sipario.
Consumo la vita, prigioniera di un sogno che non esiste più!
C’è qualcuno che muore per degli occhi come i tuoi. Mentre i tuoi occhi muoiono per quelli di qualcun altro.
Ci sono giorni! Come oggi…Che mi cammini dentro aprendomi ferite che credevo guarite,urlandomi nell’Anima fino ad echeggiare come un boato!Ti sento scorrere nelle vene impossessandoti del mio corpocon tutta la tua cattiveria…Sei una malattia che non vuole guarireun cancro che si è aggrappato a meed ogni giorno mi spegne sempre di più…Ci sono giorni, come questoche è talmente forte il doloreche l’unico rimedio sarebbe la morte…Ma anche lei mi guarda da lontanoe gode nel vedermi consumare,”devi arrivare agli estremi” mi dicee quando avrai capito che Lui non c’è più… Guarirai!
Le più grandi delusioni si hanno dai cuori senza memoria.
Un attimo di voce si distacca da me ed io che non ho sempre più, non so dire nulla a parte “lacrime”.E poi comunque, sempre tutto ricade da qualche parte. Parole in altre parole, così come parole in lacrime.
Il dolore per l’assenza di chi per noi era fonte di gioia e d’amore, diventa ancora più lacerante in occasioni solenni. Non c’è festività in grado di colmare i vuoti interminabili generati dall’assenza di una madre. Solo il pensiero di poterla un giorno riabbracciare, rende più lieve questo dolore.
La tristezza nasce nel cuore per diversi motivi, non si deve mai giudicare dalle apparenze né generalizzare su nessuno, è necessario conoscere la vita di ogni persona triste per capirla; soltanto le lacrime versate nella solitudine conoscono il perché dell’anima che le libera e solo Dio può raccoglierle e asciugarle.
Sembra quasi che questa pioggia incessante voglia lavar via tutto il dolore e la rabbia dal mondo, per ridarci speranza, per dissetarci ancora, per farci navigare verso nuovi orizzonti.
Il mio silenzio non è altro che la risposta ad un dolore!