William Butler Yeats – Vita
Penso che possiate lasciare le arti, maggiori e minori, alla coscienza dell’umanità.
Penso che possiate lasciare le arti, maggiori e minori, alla coscienza dell’umanità.
Si può far a meno di tutto. Purchè non si debba.
Insegnare è imparare due volte.
La scienza dovrebbe smettere di fare dichiarazioni: il fine della conoscenza è sempre una continua contraddizione.
Può esserci rivoluzione soltanto là dove c’è coscienza.
Gli alcolizzati pentiti, che non sanno ancora che la sobrietà non offre nulla di eccitante, rischiano la ricaduta.
Gli studiosi di storia, essenzialmente, ricercano più documenti di quelli che usano realmente; i drammaturghi vogliono solo più libertà di quella che realmente si prendono.
Se è vero che ci si abitua al dolore, come mai con l’andare degli anni si soffre sempre di più?
Tutti i bambini sanno giocare, ma quando diventano grandi se lo dimenticano.
La vita è bella, vivila intensamente.
La vita è un gioco e allora giochiamo.
Le tre passioni che devono guidare la nostra vita: la pietà per il genere umano, la conquista dell’amore, la ricerca del sapere.
Il lavoro è una droga che sembra una medicina.
Chi non ricorda, non vive.
Il nostro breve cammino su questa terra serve a prepararci ad un’altra vita più bella e più lunga.
Percorriamo soltanto una volta la strada della vita e tutto quello che possiamo fare di bello e di vero non può essere rimandato perché da queste parti non passeremo mai più.
Verrà il giorno in cui ogni scienziato, persino Dio, dovrà trascrivere un esperimento.