Laila Andreoni – Felicità
La felicità arriva, proprio quando non la cerchi.
La felicità arriva, proprio quando non la cerchi.
Vivere felici è impossibile, ci sarà sempre il momento di sconforto, un attimo di debolezza e quello di lacrime. La vera felicità sono brevi attimi che vivi con il cuore leggero, quando sei vicino a qualcuno che cancella tutto il resto, ma solo momentaneamente. La vera felicità è potersi guardare dietro e vedere che hai camminato tra buche e burroni, ma non sei caduta e malgrado spesso sei rimasta appesa al bordo del precipizio hai sempre raccolto le forze necessarie per risalire. La vera felicità è potersi guardare dentro, perché a guardarsi dentro siamo tutti bravi, c’è chi lo fa di sfuggita e chi non va mai troppo a fondo, ma “potersi” guardare dentro, fino in fondo all’anima e poter sorridere è felicità. Perché tra tutte quelle cicatrici, tra tutti quei ricordi un po ammassati tra la polvere, tra tutte quelle batoste non ancora dimenticate e tutte quelle ferite non ancora guarite naviga una coscienza pulita!
La felicità è il piacere dell’incontro fra due corpi, da cui si genera la magia di una terza vita.
Bisognerebbe preoccuparsi non di vivere a lungo ma di vivere felici, perché una vita lunga vissuta nella tristezza, è come se non avessi mai vissuto.
Se poi vuoi sorridere fallo. Fallo oggi, domani e sempre. Perché sorridere è il primo passo verso la felicità.
Specchiarsi negli occhi di chi si ama è scoprire il segreto della felicità.
Felicità è godere di ciò che si ha, ironizzando sul resto.
Si è cosi lontani dalla vera conoscenza, direi anni luce, eppur crediamo di essere liberi di conoscenza, ma liberi non siamo, forse un giorno, si, forse un giorno lo saremo e solo allora avremo conquistato la felicità!
La felicità è l’occasione che diamo a noi stessi di manifestarci per quello che siamo realmente.
Ci sono viaggi che rifaresti mille volte, ti strappano sorrisi e ti fanno tremare il cuore. Ci sono voli che sono il respiro dell’anima.
Sai di essere felice quando tutto sta dove deve stare, nel momento in cui ti accorgi che non c’è niente della tua vita che vorresti cambiare.
Vivi la tua gioia ogni giorno come se fosse l’unico e ultimo giorno della tua vita, domani quella gioia ci sarà ancora in te! Contagerai te stesso di amore, gioia e libertà.
Ed alla fine, visto che troppa gente che ha meno, sa essere più felice di chi ha troppo… Direi che la gioia, in fondo, non è “avere”, ma solo ed esclusivamente, “essere”.
Ci sono comportamenti che ti rallegrano, ci sono persone che ti donano felicità perché sono portatori di sorrisi.
Quando siamo stati pensati qualcosa deve essere andato storto: quel non capire quanto è importante qualcosa finché non c’è più. Quel non rendersi conto di quanto valga quella persona, quella sensazione, quel “sentirsi così” finché non se ne va e concentrarsi invece su qualcosa che non c’è e vorremmo avere, salvo poi normalizzarlo quando si ha. Quasi ogni sera faccio il gioco delle cose belle che ho: mi aiuta a guardare le cose da una migliore prospettiva. Mi aiuta a essere una persona serena e lontana dal pendolo che sembra scandire la vita di tanti tra il dolore di non aver qualcosa e la noia di averlo raggiunto.
Devo inventarmi la vita ogni giorno aggrappandomi a brandelli di felicità lontane.
Sono sempre felice. Sapete il perché? Perché non mi aspetto niente da nessuno. Le aspettative feriscono sempre.