Aristotele – Felicità
Esercitare liberamente il proprio ingegno, ecco la vera felicità.
Esercitare liberamente il proprio ingegno, ecco la vera felicità.
Felicità sta nel conoscere i propri limiti ed amarli.
Chi desidera il bene altrui scopre che la felicità degli altri è la fonte più generosa della propria felicità.
Nessuno può farti sentire infelice se tu non glielo consenti.
L’essere normale raggiunge la felicità e crede in essa, vi si aggrappa finchè non va davvero in pezzi, ma un essere anormale raggiunge solo una relativa felicità che è in continua fluttuazione.
Solo quando la vita di un uomo arriva alla fine in prosperità si può dire che quell’uomo è felice.
La felicità esiste. Ne ho sentito parlare.
Mi sento bene con te, sei tu che mi rendi tanta felicità anche da lontano.
La convinzione che la felicità è un sentimento che dura poco è sbagliatissimo. La felicità non sono attimi, ma è una condizione eterna.
La felicità non si analizza, si vive.
Uomo, non inseguire la felicità nell’abbondanza di un raccolto, perché è quando spargi i suoi semi che la cogli veramente.
La felicità è un fantasma che esiste soltanto quando è già stato.
La felicità compensa in grandezza ciò che gli manca in lunghezza…
La felicità è tagliarsi le vene. E scoprire poi di essere ancora vivi!
Ci sono giorni in cui credo di morire per un’overdose di soddisfazione.
Poiché noi siamo fatti in modo che paragoniamo tutti a noi stessi e noi stessi a tutti, la felicità o il dolore dipendono da coloro con i quali stiamo a contatto, e nulla è più pericoloso della solitudine. La nostra immaginazione, che è naturalmente portata ad elevarsi, alimentata dalle fantastiche immagini della poesia, si crea una schiera d’esseri fra i quali noi occupiamo l’ultimo posto; e all’infuori di noi tutto ci sembra splendido e ogni persona perfetta. E questo è naturalissimo. Spesso sentiamo che ci manca qualche cosa e, proprio quel che ci manca, ci sembra di trovarlo in un’altra persona alla quale attribuiamo tutto ciò che noi pure abbiamo, e inoltre una grazia ideale. Così immaginiamo l’uomo felice. Ed esso è una creatura della nostra fantasia.
Riconoscere la felicità quando è ai tuoi piedi, avere il coraggio e la determinazione di abbassarsi per prenderla fra le braccia e custodirla. Questa è l’intelligenza del cuore. L’intelligenza senza cuore non è altro che logica e non è un gran che.