Isocrate – Morte
È tempo di andare, voi verso la vita, io verso la morte.
È tempo di andare, voi verso la vita, io verso la morte.
La morte è l’unica vera fregatura di questa vita.
C’è sempre qualche ragione per l’uccisione d’un uomo. È invece impossibile giustificare che viva.
Pensieri in punto di morte. Se ne sentirebbero di belle!
Datemi la carica come a un giocattolo, fatemi cadere oltre il bordo del tavolino da caffè dove il cielo si butta in mare – verso l’ultima fine indicibile.
A Mia Madre:Fai che io non dorma più madre mia…io nel sogno vedo che morirò…questa volta non mi sveglierò…io me ne andrò.Vivo lì dove nessuno sa dov’è.
Io donna mortale, presto assurta al cielo infinito dove troverò pace eterna tra le luci della notte…
Ci sono ferite alle quali sarebbe preferibile la morte.
Non è dunque la pena di morte un diritto, […] ma è una guerra della nazione con un cittadino.
Il tocco della morte non è mai dolce…
Sono budista e ciò prevede la riencarnazione. Ma non l’ho ben metabolizzata.
Dopo la morte vedo la mia anima che corre follemente alla ricerca di un corpo dove infiltrarsi.
Dopo la morte ci perdiamo in un’entità materna che ci accoglie e ci consola. Io immagino una sensazione di immenso benessere come quella che provavo da bambino quando mia nonna cucinava per me.
Dopo la morte non andiamo da nessuna parte. L’unico momento di cui ho paura è il trapasso… Quello in cui ti puoi accorgere di non aver vissuto abbastanza.
Anch’io così, se egual destino m’è preparato, giaccerà morto, ma adesso voglio aver nobil gloria.
E il cuore trafitto, che il dolore ogni giorno alletta, muore benedicendo la sua freccia.
Il suicidio non solo toglie la vita… ferisce!