Luna Serroni – Morte
Io donna mortale, presto assurta al cielo infinito dove troverò pace eterna tra le luci della notte…
Io donna mortale, presto assurta al cielo infinito dove troverò pace eterna tra le luci della notte…
Ci sono ferite alle quali sarebbe preferibile la morte.
Non è dunque la pena di morte un diritto, […] ma è una guerra della nazione con un cittadino.
Il tocco della morte non è mai dolce…
Le ultime parole famose vanno bene per quegli idioti che non hanno detto abbastanza in vita.
Solo i morti hanno visto la fine della guerra.
Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe.
Luce vivida ti avvolge come un manto incantato e tu non senti più il vento gelido che ti scompiglia i capelli né il caldo soffocante che ricopre la tua pelle, stai lì, in balia degli eventi osservando la luce che c’è sopra di te che ti dà sicurezza, come una candela nel buio essa squarcia l’oscurità dentro la tua anima, inondandola di beatitudine. La morte.
Possiamo pensare alla persona umana – che è l’unico tipo di persona che conosciamo – come un’onda che si alza e si abbassa, o a una bolla che si forma e poi scoppia, sulla superficie del “mare immortale”. Come un’onda o una bolla, la persona umana è effimera.La persona, che vive e muore in un organismo psicosomatico su questo pianeta, potrebbe essere una manifestazione dell’eterna realtà spirituale.
Vorrei morire dopo aver pareggiato i conti su quel che ho dato e quel che ho ricevuto.Tanto ho dato siatene certi, ed ancora poco avuto.
La fine della vita è un mistero uguale a quello della nascita: chiedersi cosa c’è dopo la morte è come chiedersi cosa c’era prima.
La vita vera è già ora e per sempre, perché esiste un io più grande, Dio, che ci contiene già ora e per sempre, e che non scompare dopo la morte. Il nostro io si dissolverà in lui.
Sono budista e ciò prevede la riencarnazione. Ma non l’ho ben metabolizzata.
Dopo la morte ci perdiamo in un’entità materna che ci accoglie e ci consola. Io immagino una sensazione di immenso benessere come quella che provavo da bambino quando mia nonna cucinava per me.
Anch’io così, se egual destino m’è preparato, giaccerà morto, ma adesso voglio aver nobil gloria.
E il cuore trafitto, che il dolore ogni giorno alletta, muore benedicendo la sua freccia.
Il suicidio non solo toglie la vita… ferisce!