Mauro Lanari – Morte
Di sicuro almeno io non sentirò la mia mancanza.
Di sicuro almeno io non sentirò la mia mancanza.
La morte è il vero oblio di chi non crede realmente alla vita.
Non fa notizia se un clochard muore di fame e di freddo, mentre fa notizia se in borsa avviene un calo di due punti.
Ti sei chiesto quale è il senso del tuo essere? Lascerai questo mondo dopo aver dato un contributo, di cui ci sarà traccia o sei stato una inutile meteora?
Era come guardare un teatro di comici subito dopo la fine della guerra: completamente inutile. Era il vuoto, l’assenza di ogni forma di emozione, o di sussulto vitale.
La morte non ti spaventa quando sai che la tua anima continuerà a vivere nel cuore di chi ti ama.
Probabilmente nuove malattie contribuiranno a livellare la sovrappopolazione mondiale.
Scrivo per bruciare l’attesa, lo farò con tutta la forza finché mi sarà concesso di navigare su questo oceano in tempesta! Io raccoglierò l’attimo per descrivere l’uomo, e del suo tempo per la sua follia. Fin quanto potrò osserverò impietrito, fino al passo finale!
Nelle case di riposo per anziani, la vita si ferma, e l’unica via d’uscita è solo la morte.
C’è una ragione per ogni cosa. Anche alla morte c’è una ragione, all’amore perduto. Se la morte ce lo porta via, rimane sempre un amore. Assume una forma diversa, nient’altro. Non puoi vedere la persona sorridere, non le porti da mangiare, non le arruffi i capelli… ma quando questi sensi si indeboliscono, un altro si rafforza. La memoria… essa diviene tua compagna, l’alimenti, tu la serbi, ci danzi assieme. La vita deve avere un termine, l’amore no… con l’affetto di sempre tuo figlio marco.
Ho lottato invano una intera vita. Non esiste rimedio alla morte. Tutto ciò che nasce è destinato a finire.
La prima causa di morte è la nascita.
Da quando ho imparato a morire, riesco a vivere senza paura.
La vita e la morte, una grande opera d’arte!
Vanno via col callo della vita alle dita, lasciando l’inchiostro che è passato nelle vene.
Se aspetti che avanzi, arriverà sicuramente prima la morte.
Non si muore quando si deve, ma quando si può.