Andrea De Rosa – Silenzio
Così come chi vuole disegnare deve partire da un foglio bianco, chi vuole dire qualcosa deve partire dal silenzio.
Così come chi vuole disegnare deve partire da un foglio bianco, chi vuole dire qualcosa deve partire dal silenzio.
E la notte si veste di silenzi che ci fanno compagnia.
L’urlo aggredisce, il silenzio ferisce. La vita è rumore, il silenzio è la cenere dopo il fuoco del frastuono.
Ci sono silenzi che stonano.
I passi nel silenzio assomigliano ai battiti del cuore, hanno la stessa assonanza.
Nel silenzio c’è tutto. Parole dolci. Risate. Musica. Ricordi. Immagini. Sogni. Nel silenzio c’è tutto ciò che vorresti avere.
Il silenzio è un suono che si spegne mentre si accende la mente per denudarsi dei suoi purpurei veli.
Nell’attesa il silenzio fa volare i pensieri.
Parlo con la luna quando il dolore diventa forte da togliermi il fiato. Poggio il volto accanto alla luna, mi denudo di ogni pensiero di ogni dolore. Oggi sento la mancanza insopportabile avrei voluto un abbraccio. Avrei voluto urlare, ma il mio silenzio è un urlo di dolore più di tante parole.
Io non so tacere, conosco solo il silenzio.
Il silenzio il più delle volte è un recipiente colmo di parole.
Solo il silenzio fa sentire la tua presenza. Manchi sulla pelle, su un viso che trattiene i tuoi occhi. Silenzi consapevoli che la nostra vita è questa.
Solo un silenzio ha la voce dell’anima.
Il silenzio parla di noi. Racconta la nostra storia. Amanti che vivono all’ombra del mondo. Ignari del tempo che scorre, tocchiamo l’anima nel profondo. Siamo desiderio ed agonia, in un delirio d’amore dove viviamo inferno e paradiso!
Il pensiero si nutre di silenzio .
A volte le parole non hanno senso in certe circostanze, tutto sembra banale, illogico, superficiale. Potrei trovare lo scritto più bello, la frase più intensa, ma niente sostituisce un vero e unico momento di silenzio, perché in quel momento è il cuore che parla, abbraccia ed è così forte la sua voce che contempli il tuo, il suo, il nostro silenzio.
È poesia il silenzio che c’è tra due sguardi che si sorridono.