Alexandre Cuissardes – Società
Chi ha sete di giustizia non si disseta mai.
Chi ha sete di giustizia non si disseta mai.
Il nostro paese ha ancora difficoltà nel gestire le persone colte negli ambiti lavorativi.
Per me l’intero sistema non ha mai avuto senso, a prescindere dall’uso che ne hanno fatto. Non c’è verso di cavar fuori qualcosa di buono da ciò che non lo è.
Se la crisi non permette di investire, investi su te stesso.
Più la società limita, più è grande il desiderio di un proprio pensiero.
Più l’informazione è breve e accessibile maggiore sarà la sua propagazione.
In un paese dove regna l’arretratismo solo l’arte può emergere.
Il problema non è la direzione scelta, il problema è l’opponenza dell’arretratismo.
Il malessere provocato dall’insoddisfazione, accorcia le vite.
È sempre importante mantenere le tradizioni, quando però non sono accompagnate dall’arretratezza.
Anni quaranta: se questo è l’uomo. Anni duemila: questo è l’uomo.
Ho guardato la terra dalla luna è ho pensato che schifo di gente ci vive, gente senza cuore, gente che si ammazza a vicenda per niente e non conosce pietà, gente che non ama ma tremendamente odia, gente che farebbe l’impossibile per il denaro, gente invidiosa di chi non ha nulla, gente ipocrita che davanti ti mostra i denti e alle spalle ti vorrebbe morta, viviamo in un mondo triste in tutti i sensi, dove l’unica arma di comunicazione è la spada, la gente dovrebbe iniziare a riflettere ma sopratutto a prendere iniziativa per il cambiamento per il bene dell’umanità, prima che sia troppo tardi.
Viviamo in una terra tristemente abitata da esseri umani, ma disabitata dall’umanità.
La superficialità è la forma di difesa per un sistema che non va.
Celebrare i successi e complimentarsi per le buone soluzioni, genera un forte aumento della motivazione e dello spirito di gruppo.
Diffondere la conoscenza, invece di tenersela stretta, migliora la propria reputazione.
La competizione può generare piccole ma violente atrocità, il confronto genera grandi ma raffinate perplessità.