Gabriele D’Annunzio – Stati d’Animo
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato. Bisogna soprattutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato. Bisogna soprattutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.
L’uomo a cui è dato da soffrir più degli altri, è degno di soffrire più degli altri.
Chi ha ragione rida e non vada in collera.
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi.
L’avarizia in età avanzata è insensata: cosa c’è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta?
Il grande dilemma di tutti: meglio rimpianti o rimorsi? Alla fine a pensarci bene vi accorgerete che entrambi hanno il potere di logoraci l’anima per tutta la vita.
Se tu fallissi potresti essere deluso, ma sarai dannato se non provi.
Quando siamo capaci di amare noi stessi, stiamo già proteggendo e nutrendo la società. Quando siamo capaci di sorridere, quando siamo in pace, in quel momento c’è già un cambiamento nel mondo.
La parola comunica il pensiero, il tono le emozioni.
Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.
Guidare è una forma spettacolare di amnesia. Tutto può essere scoperto, tutto può essere dimenticato.
Perdonare e dimenticare vuol dire gettare dalla finestra una preziosa esperienza già fatta.
Chi si arricchisce con le lacrime degli altri, non potrà mai piangere di gioia.
Il mio cuore sente ogni eco del tempo lieto e triste, procedo tra gioia e dolore nella solitudine.
Non chiedetemi che cosa ho, ma che cosa sono.
Se soltanto potessi diventare più sicuro, più semplice, più tranquillo, più caldo.