Charlotte Brontë – Vita
È vano dire che gli esseri umani dovrebbero accontentarsi della quiete; gli uomini hanno bisogno dell’azione, e se non la trovano, la creano.
È vano dire che gli esseri umani dovrebbero accontentarsi della quiete; gli uomini hanno bisogno dell’azione, e se non la trovano, la creano.
Ma tu pensi a qualcun atro, lo sai bene; e sai che lui non pensa a te.
Non pensavo che avrei tremato così, vedendolo, che avrei perso la facoltà di parlare o di muovermi in sua presenza.
E il signor Rochester era sempre brutto ai miei occhi? No; la gratitudine, e molti sentimenti analoghi, tutti piacevoli e caldi, facevano del suo viso l’oggetto che più amavo vedere; la sua presenza, in una stanza, illuminava più del fuoco più ardente.
Non è la violenza che trionfa sull’odio, né la vendetta che meglio sana l’offesa.
La vita mi sembra troppo breve per trascorrerla coltivando risentimenti e prendendo nota dei torti subiti. In questo mondo siamo tutti, e non possiamo non esserlo, carichi di colpe.
Abbi tanto rispetto di te da non prodigare l’amore di tutto il tuo cuore, e la tua anima e la tua forza a qualcuno che non gradirebbe il tuo dono e lo disprezzerebbe.
Avete freddo, perché siete sola: nessun contatto accende il fuoco che è in voi. Siete malata, perché i migliore di tutti i sentimenti, i più nobile, i più dolce che sia concesso agli uomini, vi rimane lontano. Siete sciocca, perché, per quanto ne soffriate, non gli fate cenno di avvicinarsi, né muovete un passo per andargli incontro.
Non vorrei avere un cuore come il suo per niente al mondo.
Non era mia abitudine trascurare il mio aspetto o l’impressione che facevo sugli altri: al contrario, cercavo sempre di fare una buona figura e di piacere per quanto me lo permetteva la mancanza di bellezza. A volte rimpiangevo di non essere più graziosa: a volte desideravo avere guance rosate, il naso dritto, una piccola bocca fresca come una ciliegia; desideravo essere alta, maestosa, con una bella figura; mi sembrava essere una disgrazia essere così piccola e scialba, e avere lineamenti irregolari e marcati.
Ma io sento così, Helen. Non devo amare quelli che, qualsiasi cosa faccia per compiacerli, continuano a non amarmi; devo resistere a quelli che mi puniscono ingiustamente. È naturale per me, come lo amare quelli che mi dimostrano affetto, o sottomettermi a un castigo quando sento di meritarlo.
Vi sono delle macchie sulla faccia dei pianeti più luminosi: e degli occhi come quelli della signorina Scatcherd possono vedere soltanto questi difetti minuscoli, e sono ciechi a tutto lo splendore dell’astro!
Con amici simili, chi ha bisogno di nemici.
Non sono un uccello; e non c’è rete che possa intrappolarmi: sono una creatura umana libera, con una libera volontà, che ora esercito lasciandovi.
Non era mia abitudine trascurare il mio aspetto o l’impressione che facevo sugli altri: al…
Ma io sento così, Helen. Non devo amare quelli che, qualsiasi cosa faccia per compiacerli,…
Vi sono delle macchie sulla faccia dei pianeti più luminosi: e degli occhi come quelli…