Heinrich Heine – Vita
Non mi chiedere che cosa ho, mia cara, chiedimi che cosa sono.
Non mi chiedere che cosa ho, mia cara, chiedimi che cosa sono.
Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.
Per una donna la bruttezza è già metà della strada verso la virtù.
Non chiedetemi che cosa ho, ma che cosa sono.
Dal sublime al ridicolo non c’è che un passo! Ma poi la vita è così fatalmente seria che non la si sopporterebbe senza questa unione del patetico con il comico.
Essere appassiti, sfogliati, persino calpestati dai rudi piedi della sorte: questa, amico, è sulla terra la sorte del bello e del dolce.
L’esperienza è una buona scuola. Ma le sue rette sono più alte.
I saggi trovano nuovi pensieri, mentre gli sciocchi li divulgano.
Dio mi perdonerà: è il suo mestiere.
Lo scrittore che vuol promuovere una rivoluzione sociale, può sempre precorrere il suo tempo di un secolo.
Dove le parole finiscono, inizia la musica.
Là dove si bruciano i libri, si bruceranno anche gli uomini.
Chi brucia i libri, presto o tardi arriverà a bruciare esseri umani.
Ricordatevi che prima si bruciano i libri e poi si bruciano gli uomini.
Il commerciante ha in tutto il mondo la medesima religione.
L’avvocato è un galantuomo che salva i vostri beni dai vostri nemici tenendoli per se.
Pazzia d’amore! Pleonasmo. L’amore è già in sé una pazzia.