Marguerite Yourcenar – Vita
Non esageriamo con l’ipocrisia degli uomini, la maggior parte pensa troppo poco per pensare doppio.
Non esageriamo con l’ipocrisia degli uomini, la maggior parte pensa troppo poco per pensare doppio.
Non si vede due volte lo stesso ciliegio, né la stessa luna contro cui si staglia un pino. Ogni momento è l’ultimo perché è unico.
Quando si ama la vita si ama il passato, perché esso è il presente sopravvissuto nella memoria umana.
Sono giunto a quell’età in cui la vita è, per ogni uomo, una sconfitta accettata.
Non c’è nulla tanto lento quanto la vera nascita di un uomo.
La vita fa presto a riformare dei vincoli che prendono il posto di quelli da cui ci si sente liberati: qualunque cosa si faccia e ovunque si vada, dei muri ci si levano intorno creati da noi, dapprima riparo e subito prigione.
L’infanzia e la vecchiaia non solo si ricongiungono ma sono i due stati più profondi che è dato di vivere.
Ci pare sempre di essere vissuti a lungo nei luoghi in cui abbiamo vissuto intensamente.
Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l’universo.
I pensieri periscono, come gli uomini.
Il bene e il male sono questione di abitudine, il temporaneo si prolunga, le cose esterne penetrano all’interno e la maschera, a lungo andare, diventa il volto.
L’uomo appassionato di verità, il più delle volte è in grado di accorgersi che la verità non è pura.
Chi ama il bello, finisce per trovarne ovunque, come un filone d’oro che scorre anche nella ganga più ignobile.
Ogni piacere si arricchisce del ricordo di piaceri trascorsi.
I miei rimorsi a poco a poco sono diventati anch’essi un aspetto amaro di possesso, un modo di assicurarmi di essere stato fino alla fine lo sventurato padrone del mio destino.
Il coraggio che rimuove troppo radicalmente il dolore avvelena questo e noi stessi.
Si arriva vergini a tutti gli avvenimenti della vita. Ho paura di non sapere come fare col mio dolore.