Maria Suppa – Stati d’Animo
Ci sono notti che non dormo e provo a pensare a quel che di giorno tace, a quello che non riesco a capire e che nel buio fa rumore.
Ci sono notti che non dormo e provo a pensare a quel che di giorno tace, a quello che non riesco a capire e che nel buio fa rumore.
La solitudine, un’immensa compagnia che ci fa capire chi realmente siamo e quello che dalla vita vogliamo.
A volte non mi serve sentir parlare ma guardare e vedere per poter capire.
Il tempo si è fermato. Sto ferma anch’io e lo guardo. Cerco di capire, ma non è facile leggere il pensiero di chi non sa che dire.
I silenzi hanno sempre una domanda, e sanno dare subito una risposta.
Mi sveglio nella luce del giorno e lascio alla notte un sogno dove esiste sempre un tormento.
Nei silenzi quante parole!
Meglio una verità dolorosa, una frase sommessa, un agognato sospiro, che il silenzio infinito.
I silenzi, quelli immensi, sono come tuoni assordanti.
Il silenzio è musica che scuote la mia anima.
I silenzi hanno sempre una domanda, e sanno dare subito una risposta.
Bisogna rassegnarsi a certi silenzi, e far capire al cuore che è meglio lasciar stare.
Dio ci ha regalato la vita, a noi la scelta se a colori o in bianco e nero.
Anime belle, mute e sorde, per paura di parlare e di sentire. Ma fa più paura non esserci che il contrario.
La paura della fine e del niente sapere, la paura di non poter più rivedere le anime belle, a cui tanto teniamo, le voci che in cuor nostro sentiamo.
Le paure sono amiche sincere che ci fanno capire da quale porta il coraggio può entrare.
Non aver paura di un “ti voglio bene” ma di non aver più tempo e modo per poterlo dire.