Mariella Buscemi – Sogno
Si scenderebbe anche dai propri sogni per permettere a qualcuno di volare.
Si scenderebbe anche dai propri sogni per permettere a qualcuno di volare.
Se fosse possibile spiare i sogni, in molti ci toglierebbero anche il sonno e la notte.
Anche il silenzio è intelligente; si finisce davvero per non credere più a nulla, credere è anche investire ed investire comporta perdita, una bancarotta di cuori.
Il mio silenzio è chiassoso; una babele che non voglio diventi comprensibile, linguaggio di tutti.
Non è che ognuno è quel che ha, ognuno ha quel che è!
Le cattiverie “gratuite” sono sempre “vendute” dalle persone “scontate”.
Io ho la testa vuota per farci entrare sempre più cose, faccio cambio di stagione e lascio spazio per arricchirmi, mi chiedo sempre come facciano coloro i quali ce l’hanno piena zeppe di costruzioni artefatte e convinzioni superbe!
È quando le persone si sentono di dover fare sermoni sulla sincerità e sulla propria onestà d’animo che ci stanno intimamente rivelando di non fidarci di queste loro virtù.
Per alcuni di noi c’è in serbo il meglio ed il meglio si fa attendere.
Non bisognerebbe farsi influenzare né dalle scelte, così definite giuste, né da quelle, così definite sbagliate; ruminare mentalmente sulle scelte da compiere è solo procrastinare. Cosa poi sia giusto o sbagliato è difficile da distinguere, sicché sono queste etichette che identificano stati iniziali, ma l’evolversi, ma gli esiti, sono a noi sconosciuti; possiamo inferirli, ma non possiamo operare analisi certe. E se per una volta ci si abbandonasse all’improvvisazione, senza per forza collocarci a forza entro le briglie del giusto o sbagliato?
Pronti a prendere le misure della superficie, dimentichiamo a comprendere il significato degli sguardi.
Non capire è umano, non voler capire è tutela per se stessi e non sforzarsi di capire sempre ogni cosa è da saggi. Cercare di capire l’incomprensibile è per gli animi forti che amano la vita, rendendosi protagonisti; molti sono solo comparse, fantasmi.
Quasi sempre, trovi molta più soddisfazione in cinque minuti di parole scambiate in un incontro fortuito con chi manifesta di aver fatto la vita, che non in un mucchio di discorsi non-senso scambiati con chi la vita ce la passi.
Siamo tutti specchi; forme deformi di riflessi arcaici, gioco di proiezioni, introiezioni ed identificazioni.
Ho sempre sostenuto che la vera essenza caratteriale emerga quando l’individuo è posto in condizioni di potere o quando è impegnato in una situazione di aspra lite.
Le aspidi uccidono se stesse con il proprio veleno.
Ognuno è come è! Siamo convinti che a deluderci sia un inaspettato cambiamento nell’altro che ci faccia supporre di non averlo mai conosciuto così bene come credevamo o che ci abbia mentito, proiettandoci addosso una luce accecante che ci abbia impedito di discernere e comprendere la sua interiorità, ma la vera delusione è verso noi stessi per esserci raccontati tante di quelle bugie e tutte nel tentativo di trasformare l’essenza delle persone ed avvicinarle sempre più all’ideale che ne abbiamo; quando queste non cambiano secondo le nostre aspettative, le sentiamo lontane, in realtà sono solo loro stesse, ma noi rimaniamo ugualmente delusi. Dopo un po’ capiamo che siamo noi la nostra più grande delusione.