Vincent Van Gogh – Vita
A che sarei utile, a che potrei servire? C’è qualcosa dentro di me, ma cos’è?
A che sarei utile, a che potrei servire? C’è qualcosa dentro di me, ma cos’è?
Per agire nel mondo, occorre morire a se stessi. L’uomo non sta sulla terra solo per essere felice, neppure per essere semplicemente onesto. Vi si trova per realizzare grandi cose per la società, per raggiungere la nobiltà d’animo e andare oltre la volgarità in cui si trascina l’esistenza di quasi tutti gli individui.
L’uomo è uno straniero sulla terra e la sua vita un viaggio scosso dalle tempeste.
Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi?
Che cosa è il disegno?….È lavorare attraverso una muraglia invisibile in ferro che sembra sorgere tra quanto si sente e quanto uno sa fare.Come attraversare quel muro?Bisogna minare subdolamente il muro, scavandovi sotto lentamente e pazientemente, a parer mio….Le cose grandi non sono incidentali, devono essere opera della volontà
È come avere un gran fuoco nella propria anima e nessuno viene mai a scaldarvisi, e i passanti non scorgono che un po’ di fumo, in alto, fuori del camino e poi se ne vanno per la loro strada.
Nella mia febbre cerebrale o follia, non so come chiamarla, i miei pensieri hanno navigato molti mari.
Soffrire senza lamentarsi è l’unica lezione da imparare in questa vita.
A volte penso che la notte sia più viva e più ricca di colori del giorno.
Non c’è bisogno che un artista sia un prete o un fabbriciere, ma certo egli deve avere un cuore affettuoso per gli altri uomini.
Non bisogna giudicare il buon Dio da questo mondo perché è uno schizzo che gli è venuto male.
Il miglior modo per amare Dio è amare molte cose.
Non vivo per me, ma per la generazione che verrà.
Non sono avventuriero per scelta, ma per destino.
Non c’è blu senza il giallo e senza l’arancione.
A momenti, come le onde disperate si infrangono sulle scogliere indifferenti, un desiderio tumultuoso di abbracciare qualcosa.
Se varrò qualcosa più in là, la valgo anche adesso, perché il grano è grano, anche se i cittadini all’inizio lo scambiavano per erba.