Anonimo – Tristezza
La tristezza è il tramonto di un sole che non ha sede nel cuore.
La tristezza è il tramonto di un sole che non ha sede nel cuore.
La malinconia è una lacrima in meno della tristezza e una in più del semplice ricordo.
La solitudine è il destino di tutte le grandi menti: un destino a volte deplorato, ma sempre scelto come il minore di due mali.
Se ci fosse una spiegazione per spiegare come esiste la vita, Dio sarebbe l’ultima cosa a cui crederei.
Il dolore non muore mai: cambia dimora, cambia forma, ma è sempre pronto a colpire…
La cosa più dura: tornare sempre a scoprire ciò che già si sa.
La pioggia che incessante continua a cadere laverà via tutto quanto: odio, tristezza, rimorso e persino le colpe. Il rosso non è più il colore del sangue, ma quello del sole che sorge un sole che solo i vivi potranno vedere e che li condurrà verso una nuova speranza per il domani.
Puoi dimenticare la persona con la quale hai riso mai quella con la quale hai pianto.
Parlare di un problema lo risove già per metà. Un buon consiglio fa il resto.
Qui posso piangere la mia nascosta pena, solo che le nude rocce mantengano il segreto. Da dove cominciare, dal lamento delle mie lacrime, della tua durezza? Acerbo il mio dolore, per colpa mia.
Vai in bagno e caccia fuori tutto perchè domani mattina la vita ricomincia e tu non potrai nasconderti per sempre. Prima o poi gli altri ti vedono e tu devi essere pronta.
La solitudine è la tua migliore amica perchè al contrario degli amici non ti lascia mai.
Puoi fingere di essere felice ma la tristezza è lì sempre con te fissa nell’animo, e si vede tra il viso e le tue parole.
A volte piangere per qualcuno può sembrare stupido, ma spesso accade che le lacrime sanno esprimere ciò che le parole vorrebbero dire.
Ma non vivo, tiro avanti. Ho smesso di vivere da quando ho finito di sognare. La morte è arrivata anzitempo per me, non quella vera purtroppo che mi avrebbe sollevato, se non altro, dal soffrire come soffro, bensì quella che arriva in anticipo, la peggiore, la più sciagurata che ti costringe ad assistere di minuto in minuto al tuo disfacimento progressivo.
Conservare il dolore di vecchie ferite è estenuante e faticoso.
A volte si è tanto assuefatti dall’infelicità, da avere paura di essere felici.