Giulio Pintus – Morte
La speranza di vita è l’ultima a morire.
La speranza di vita è l’ultima a morire.
La vera morte sta nel non essere più compresi.
L’immortalità sta nel ricordo che la gente ha di un essere umano. Quando una persona viene dimenticata, in quel caso, e solo in quel caso, muore veramente.
Fa quasi sempre freddo quando li saluti oppure c’è un sole pallido come i visi di chi li circonda i morti non si sa dove andranno a finire perché sono sempre vivi e le lacrime non servono e neppure gli applausi loro non sentono.
Pensi che la morte va incontro a te, ma sei tu che gli contro.
C’è chi ti chiede la borsa e c’è chi ti chiede la vita.
A volte penso sia uno spreco di tempo dormire, perché la notte è da vivere. Quando morirò poi, avrò tutta l’eternità per dormire.
Professori: i sopravvissuti in un mondo in macerie (meglio la morte).
La morte è la barca che ci traghetta all’altra sponda.
“Ho una notizia bella e una brutta. Quale vuoi sapere per prima?” “Quella brutta” “Quella brutta è che muori” “e quella bella?” “Beh, che non sei ancora morto!”
L’inutile vita di Luca Lazzarini, detto Lazzaro, si arrestò alle ore quattordici e trenta del giorno otto febbraio duemilaotto.
Quando non si ha immaginazione, morire è poca cosa, quando se ne ha, morire è troppo.
Ora che sei circondato dal silenzio e dalla pace eterna, contempla l’Infinito con il pensiero rivolto a quanti, passeggiando con te sul sentiero misterioso della vita terrena, ti hanno amato.
Si nasce per morire, siamo sempre pronti all’inizio e mai alla fine.
Con la morte di Machu era come se un fulcro fosse scomparso dal mondo. Era qualcosa di talmente fisico che le bastava posare i piedi a terra per sentirla cedere.
Siamo così terrorizzati dall’incertezza sul futuro, che il pensiero della morte ci fa sempre meno paura.
Da quanti secoli si risponde alla morte con altra morte, e chi rimane in vita augurandosi altra morte, è già morto in questa vita.