Simone Weil – Paradiso & Inferno
Preferiamo un inferno reale che un paradiso immaginario.
Preferiamo un inferno reale che un paradiso immaginario.
Non so cosa sia un paradiso nel quale sono privato del diritto di preferire l’inferno.
É difficile scrivere un paradiso quando tutte le indicazioni superficiali indicano che si dovrebbe scrivere un’apocalisse. Risulta ovvio trovare abitanti per l’inferno o per il purgatorio.
Nessuno di noi si sveglierà un bel giorno in paradiso senza sapere come c’é arrivato.
Nessuno arriva in paradiso con gli occhi asciutti.
Non chiedere al buon Dio la via per il paradiso! Ti indicherà quella più difficile.
Nel paradiso non esiste il matrimonio; evidentemente per non turbare la serenità del luogo.
Il paradiso è là, dietro quella porta, ma ho perso la chiave. Forse ho solo dimenticato dove l’ho messa.
Il paradiso di un folle é l’inferno di un uomo sano.
In paradiso un angelo non é niente di particolare.
Quando i nostri progenitori furono cacciati dal paradiso, Adamo disse ad Eva: “Mia cara, viviamo in un età di transizione!”
Le porte dell’inferno e del paradiso sono vicine e identiche, verdi e bellissime.
Stiamo combattendo per le porte del paradiso.
GIOVANNI PAOLO II… una figura moderna ma con un occhio attento alla tradizione, un pontefice comunicatore, che con la sua parola ha restituito ai giovani l’identità culturale ed il senso di aggregazione necessari a ridisegnare la STORIA; un innovatore che partecipa ai grandi eventi della storia moderna, dal carisma unico ed inconfondibile (un frontman, come lo ha definito BONO VOX con cui ha contribuito alla lotta contro il debito dei paesi poveri… ).IL PAPA che ha mantenuto la reggenza della Chiesa per 27 anni con straordinaria dignità, ha dimostrato, in tutte le circostanze del suo pontificato, una grande ricchezza d’animo e una grande resistenza ad ogni tipo di avversità.Oggi che lui è tornato alla casa del Padre continua a guardarci e a trasmetterci il suo messaggio di pace e di speranza, e noi possiamo dimostrargli che in ogni momento faremo tesoro della sua parola.ARRIVEDERCI KAROL!
Sono un viandante sullo stretto marciapiede della terra, e non distolgo il pensiero dal Tuo volto che il mondo non mi svela.
È più facile per l’immaginazione comporsi un inferno con il dolore che un paradiso con il piacere.
Scelgo il paradiso per il clima e l’inferno per la compagnia.