Megan Zanin – Silenzio
Usa il silenzio a tuo piacere, e sarai imbattibile!
Usa il silenzio a tuo piacere, e sarai imbattibile!
Quando la testa è piena di riflessioni profonde, si può accennare qualcosa, oppure si può rimanere zitti. Quasi sempre, io opto per il silenzio.
Non rispondo mai alle provocazioni. Sono oltre e mi difendo solo con l’indifferenza che trova il suo degno spazio nel silenzio.
Ho scelto la notte per leggere i miei silenzi.
Il silenzio è l’arte di interpretare se stessi davanti una condizione di indubbia sostanza, davanti l’irrisolto che vaga nella mente dell’interlocutore, davanti un tramonto bellissimo.
Il consiglio migliore me lo ha sempre donato un silenzio.
Sono spesso i silenzi quelli che fanno più rumore nel cuore di chi vive in sofferenza, sono spesso le parole dette senza pensare quelle più silenziose nel cuore di chi avrebbe bisogno solo di un abbraccio.
Amavo il silenzio per quello che ci trovavo dentro, ma adesso esso mi parla solo di te ed io non lo voglio più ascoltare.
Spesso si tace quando si ha qualcosa di grande da esprimere e si parla quando non si ha nulla da dire.
Amo il silenzio perché è il maestro dei maestri, ti insegna senza parlare.
Ci sono grandi cuori che lasciano la propria impronta sul muro del silenzio.
Il silenzio arresterà la sua corsa, quando avrà raggiunto l’obbiettivo.
È nel silenzio che si colgono i frutti magici dell’amore.
Il silenzio è definito “codardia” dagli stupidi, ma in realtà le persone intelligenti sanno benissimo che il silenzio è una delle più grandi armi proprio contro la stupidità!
Hai mai ascoltato un silenzio di quelli che viene dall’anima? Uno di quei silenzi fatti di parole e grida soffocate… Quei silenzi pieni di disperazione e lacrime? Io si, e credimi sono silenzi che spaccano in due il cuore. Sono quei silenzi che solo chi “Ama” è in grado di sentire e di percepire e solo chi ama fino alla completezza è in grado di colmare.
A volte è proprio il silenzio a donarti quella scintilla di vita per ripartire.
Preferiva rifugiarsi nel rumore dei suoi silenzi, dove nessuno poteva leggere i suoi tormenti d’anima.