Arthur Conan Doyle – Stati d’Animo
Senza immaginazione, la paura non esiste.
Senza immaginazione, la paura non esiste.
La gioia suprema di essere padre è intesa veramente da pochi uomini; la maternità invece, da tutte le donne, anche le più depravate.
La felicità è davanti ai nostri occhi, la sofferenza ci insegna a distinguerla.
Prega perché la tua solitudine ti spinga a cercare qualcosa per cui vale la pena vivere, e grande abbastanza in nome del quale morire.
Chi lotta duramente per racimolare l’indispensabile, ha bisogno di evadere dalla sua miseria conquistando qualcosa di superfluo.
La gioia non è nelle cose, è in noi.
Il rimorso non si lava. Non si lava nemmeno se ci pentiamo sinceramente, nemmeno se ci perdona la persona che abbiamo danneggiato. Ci sono delle anime buone che perdonano con facilità. Ma noi, vedendo la loro bontà, ci sentiamo ancora più colpevoli.
Il rimorso è una virtù del dopo, sorge quando tutto è già avvenuto. È una virtù crepuscolare, sgorga quando l’azione è compiuta e, spesso solo dopo che è passato molto tempo.
Ascolto il rumore del silenzio… quel silenzio colmo di significati.
Forse non sai quel che darei perchè tu sia felice… vorrei rinascere per te e cominciare insieme come se non sentissi più dolore… perdona e dimenticherai.
Il sonno è lontano, nella mia mente rimbomba un suono ossessivo, dentro il mio corpo sembra che ci sia un cane che mi divora il cuore.
Il soffrire è umano non è elegante.
Libero è il canto del viandante che vive il suo cammino, egli sa che non esiste fine al suo avanzare verso il limpido orizzonte che scorge. La sua voce toccherà luoghi lontani e il vento si vestirà fiero dell’eco delle sue parole.Procede con passo certo il viandante scevro da inutili pesi, il suo pellegrinare tra le molteplici avversità, diverrà, leggiadro soffio tra i fiori odorosi del suo giardino, perché solo chi conosce la via, ha in mano la bilancia della saggezza.
Il tempo inesorabilmente scorre, solcando continuamente l’essere imponendo dubbi e certezze nel pensiero del viandante.
Per un cuore appesantito dal dolore un passante che fischietta allegramente per strada può essere un sollievo, un segno che il mondo va avanti e può sempre esserci una luce che illumina, magari per un istante, l’oscurità. Poi, inevitabilmente, tornerà la notte, ma il pensiero che quel motivo possa ancora risuonare sotto le nostre finestre ci aiuta a sperare ancora.
Ti ho immaginato tra le sue braccia: niente per me valeva più. Nessun sogno, nessun desiderio che le stelle bugiarde mi avevano promesso.Ti ho immaginato tra le sue braccia: niente mi poteva consolare, e nessuno poteva asciugare le mie lacrime.Se non la persona per cui piangevo.
MI sento soffocare come un perizoma di strass tra le chiappe di un ippopotamo.