Michela Zanarella – Vita
Alla vita cediamo il calore che passa nelle cicatrici del tempo.
Alla vita cediamo il calore che passa nelle cicatrici del tempo.
Quando il tempo è un ripetersi di età ed ombre in attesa, si sta come l’aria accanto a distese di verde.
Ho educato le mie caviglie a passi di verità. Ogni passo ha la sua luce.
Le mie tempie si sono accampate vicino alla follia ed hanno iniziato a giocare con un destino in ascolto.
Non occorrono gli occhi del ventoper vedere l’infinito, basta sognare.
Ingorda di sogni, fisso le nuvole e rinchiudo nell’anima la luce che vorrei essere.
Volo e sogno entusiasmi che assomigliano a vita che si rinnova, a levare di luce ed infinito pulsare.
Ci sono uomini che cedono alla follia e uomini che cadono nella fascinazione dell’amore.
La poesia è musica nelle tempie, una melodia che mi rende capace di sentire la vita.
Una poesia equivale ad una resurrezione di colori e follie.
Attorno al sisma del destino cerco le mie ali.
Il tramonto è la timidezza più poetica del cielo.
Mi sazio di fragili confini contemplando non una qualsiasi luce, ma generazioni limpide d’immenso.
Siamo nati per mormorare al cielo la nostra luce.
Ho paura di scoprire veramente chi sono, un’operaia di follie.
Mi rinchiudo in una danza cerebrale azzurra a toccare equilibri inesistenti.
Amare è tenere tra le mani il battito di qualcuno.