Vincent Nasti – Vita
I miei alibi sono bellissimi e li arredo come mi pare.
I miei alibi sono bellissimi e li arredo come mi pare.
Alle parole, quelle vere, non servono filtri, nascono ed escono pure. Il resto sono solo scene di un teatro.
Ti ho chiesto di darmi un affetto speciale, ti sei presentata in tacchi a spillo e minigonna. Affetto ho chiesto, non effetto speciale.
Il divorzio è il boom del secolo. Per evitarlo si dovrebbe istituire il “diritto di recesso”. Il prete sull’altare oltre alle solite frasi stampate da secoli, dovrebbe dire: vi dichiaro marito è moglie, questo è lo scontrino, avete sette giorni di tempo per cambiare, accettiamo solo resi con involucro intatto.
Piove. ciò mi rende felice, nessuno noterà il mio dolore. Le mie lacrime si confondono con la pioggia. Ed il vento è la giusta scusa per i miei capelli sconvolti, non ho voglia di sistemarli. Inutile rendermi bella se a guardarmi non ci sono i tuoi occhi.
Tutt’un tratto è svanita la magia. Nei castelli di sabbia che costruisco, aleggiano sempre fantasmi del passato. Ed un piccolo colpo di vento, spazza via, inesorabilmente, ogni granello d’amore.
Darei la vita per essere capito, ma nulla per farmi capire.
Chi possiede una percezione affinata subisce una bella fregatura: si ritrova spesso a dubitare della validità delle proprie intenzioni.
Emozioni come tatuaggi. Indelebili nell’anima.
La confusione dei miei silenzi ha bisogno di un logopedista.
In questo mondo tecnologico, la mia vita è un obsolescenza programmata.
Serve un secondo per diventare felicità e cambiare la propria vita in un paradiso, dolce dormire cullati dalle pleiadi.
Questi pensieri sono rivolti a te che non sai di esserci, a te che non sai che esisto, a te che mi scappi via. il mio sguardo va alle stelle e con la loro luce scrivo d’amore e d’altre cose.
Nel mercato della vita “ti amo” è la parola più scontata.
Questi pensieri sono rivolti a te che non sai di esserci, a te che non…
Nel mercato della vita “ti amo” è la parola più scontata.