Walter Di Gemma – Politica
In testa ai partiti ci sono dei partiti di testa.
In testa ai partiti ci sono dei partiti di testa.
Ci sono doti umane, di rispetto e di sensibilità che vanno al di là delle idee politiche, se cerchiamo esclusivamente queste ultime per creare affinità e complicità con le persone, vuol dire che le prime sono andate a farsi fottere, spesso grazie alla politica, che di doti umane (sensibilità e rispetto), evidentemente, non ne ha bisogno.
È più fastidiosa una poesia distrutta che una volgarità ben detta.
L’unica poesia che ho vissuto è quella che non ho scritto.
Perché molte donne girano con il sedere di fuori? Perché non si può girare col cervello di fuori!
Parlare chiaro è sempre rischioso perché fissa il prezzo della tua libertà.
Abbiamo troppa paura di fronte ai sentimenti, paura che ci destabilizzino anche le situazioni più tristi e monotone del nostro vivere quotidiano… e preferiamo crogiolarci nei nostri dolori, perché ormai li conosciamo a tal punto che, a volte, li preferiamo a una possibile felicità.
Mamma insicurezza e papà dubbio hanno sempre una figlia di nome paura.
Forse rifiutiamo certe riflessioni per paura di non poter più vivere serenamente la nostra bugia.
Eva ha permesso ad Adamo di mangiarsi il frutto per permettere poi al resto degli uomini di mangiarsi il fegato!
Quando saremo eterni, tempo e memoria saranno inutili.
Solitamente chi ti riferisce le cose poco carine che gli altri dicono alle tue spalle, lo fa per il gusto di assaporare la tua reazione. Ecco, in quel caso non puoi sbagliare: è un invidioso.
Il verme è colui che, per convenienza, è costretto ad esserti nemico.
Chi ha deciso per frustrazione o per invidia di non volerti bene, ascolta con piacere solo i tuoi nemici.
Non mi sono mai piaciute le doppie facce, perché alla fine nessuna delle due è autentica.
Il momento più triste dello spirito è quando non si ha bisogno di musica.
Che tristezza quando i partiti politici o chi per essi, decidono chi sono gli artisti che rappresentano la “vera” cultura. Ancora più triste è vedere coloro che li ascoltano raggiungere in massa l’abbeveratoio.