Plutarco – Morte
La morte dei giovani è un naufragio,quella dei vecchi un approdare al porto.
La morte dei giovani è un naufragio,quella dei vecchi un approdare al porto.
Se non vivi gli attimi che hai forse potrai pentirtene appena non li avrai più…
Quante persone hanno voluto suicidarsi e si sono contentate di strappare la propria fotografia.
Da questa lontana terra anche io griderò: “non sono d’accordo alla guerra!” Tra qualche anno ci diranno che avevamo ragione. Speriamo che non sia troppo tardi.
Prima di morire voglio sentire il grido di una farfalla.
Dopo la morte dello scrittore, leggere il suo diario è come ricevere una lunga lettera.
Morte non essere superba, anche se in molti ti hanno chiamata terribile e potente, perché, tu non lo sei, perché, quelli che tu decidi, tu li abbatti non morire, povera morte.
Questo solo capì. Di essere caduto nella tenebra. E nell’istante in cui seppe, cessò di sapere.
La più crudele eredità della morte è che spesso lascia gli altri prigionieri della vita.
Il suicidio dimostra che ci sono nella vita mali più grandi della morte.
Tutto quello che conta non è vivere, ma saper morire.
La morte è insieme la possibilità di ogni istante e l’impossibilità di ogni possibilità.
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo persino il becchino sia triste.
La vita per me è diventata pesante e insopportabile!Morte, vieni a liberarmi!
Potranno recidere tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera.
La morte ti unisce a Dio e ai tuoi cari.
Vorrei essere come un fiore: sbocciare e morire in un giorno.