Bernardo Panzeca – Vita
Né i giorni né le ore né i minuti, a decidere tutto sono loro. I secondi.
Né i giorni né le ore né i minuti, a decidere tutto sono loro. I secondi.
In un modo o nell’altro dovremmo essere riconoscenti al traffico. Se di tanto in tanto riflettiamo è anche merito di quest’ultimo.
Mentire al proprio cuore è come calzare delle scarpe troppo piccole. Un silenzioso e continuato tormento.
In un modo o nell’altro dovremmo essere riconoscenti al traffico. Se di tanto in tanto riflettiamo è anche merito di quest’ultimo.
Il cuore e la lucciola sono simili. Entrambi escono la notte.
Mentire al proprio cuore è come calzare delle scarpe troppo piccole. Un silenzioso e continuato tormento.
I treni e i nonni sono simili. Entrambi narrano il passato.
Tutti vorrebbero tornare indietro nel tempo, ma nessuno vuol più dormire nel letto con i propri genitori. L’essere umano è proprio una strana creatura.
Viaggio in treno per comodità, ma anche perché è l’unico mezzo dove siedono i migliori compagni di viaggio. I ricordi.
Veniamo al mondo nudi per poi ripartire in giacca e cravatta. Che bizzarro l’uomo!
L’uomo dovrebbe essere tumulato nella propria cantina. È lì che dimora la sua storia.
Per essere felici basta poco. Un cellulare spento e delle nuvole che pascolano.
Preferisco essere suddito di un monarca che di uno sguardo. Il primo ti toglie il grano, il secondo il sonno.
Ho cominciato a credere alle fiabe quando ho visto il sole buttato a pancia in giù, su un tappeto celeste, giocare con tanta e soffice pongo bianca.
Non tutti i concerti sono a pagamento e si tengono nei palazzetti o negli stadi. Le cicale, per esempio, cantano nei campi di grano e non chiedono nulla.
L’assenza di una mamma in casa si nota immediatamente dalla luce della cucina. Quasi sempre spenta.
Ciò che rende la luna simile alla mamma è la pazienza. Entrambe trascorrono l’intera notte ad attenderti sul balcone.