James Joyce – Vita
La paternità, in quanto generazione cosciente, è sconosciuta all’uomo.
La paternità, in quanto generazione cosciente, è sconosciuta all’uomo.
Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi.
Il passato è distrutto nel presente e il presente vive soltanto perché reca futuro.
La storia, disse, è un incubo dal quale sto cercando di svegliarmi.
Quando un’anima nasce in questo paese le vengono gettate delle reti per impedire che fugga. Tu mi parli di religione, lingua e nazionalità: io cercherò di fuggire da quelle reti.
Donne: non le vedi mai sedersi su una panchina con l’avviso “Verniciata di fresco”. Hanno occhi dappertutto.
Il sentimentale è colui che vorrebbe godere senza addossarsi l’immensa responsabilità dell’agire e del giudicare.
Quando hai una cosa, questa può esserti tolta. Quando tu la dai, l’hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre.
Tutti i rumori che ci circondano fanno molto meno strepito di noi stessi.Il vero rumore è l’eco che le cose hanno in noi.
Non si può andar via da se stessi solo spostandosi da un posto all’altro. Non c’è rimedio a questo.
La Fantasia mette radici dove la realtà vuol morire.
Quattrini e cretini non si fanno compagnia.
Chi ruba al povero presta al signore.
La storia è un incubo da cui cerco di destarmi.
L’unica cosa che mi interessa è lo stile.
Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora.
Fragilità, il tuo nome è matrimonio.