Stefano Del Degan – Vita
Nel professare il “Non Possesso” la buona sorte dell’Essere.
Nel professare il “Non Possesso” la buona sorte dell’Essere.
Tutto è mutevole, anche il nostro scivolar nel Tempo; ma nel Vento possiamo scolpire Emozioni.
Il pensiero abita nelle Menti e, se ti metti in Osservazione con occhi in purezza puoi seminare buone Idee.
Non si può perdere il Sublime Sentimento, giustificandoci in un modo o in un’altro, soprattutto se diciamo di Essere in crescita.
Se sapremo Osservare in Ascolto, il tutto Echeggerà dai boccioli in terra.
Nel muovermi in Ascolto, inseguo Consapevolezza e, se mi viene permesso cerco il Nuovo Divulgare.
Perni e Cardini che brillano non sono Luce e, un Forziere non va aperto; perché l’Essenza del Ricercatore è nell’Essere.
Dei concetti a cui siamo indottrinati, è lecito asserire che la veridicità è reale anche quando è ipotizzabile l’opposto del pensiero.
Nel nostro cammino per riconoscere il Giusto, dobbiamo necessariamente aver tracciato un sentiero Errante.
Nessuno può metterci in catene, ma psicologicamente già siamo detenuti di questo o quello.
Il lascito dei Pensieri, sono Parole germogliate dalle Emozioni.
Un dire è sentito, quando è provato nell’Ascolto del se e del Silenzio in assenza di suoni.
La Pace che pervade un cuore non può mai essere in una Religione e, solo una Pace di questo tipo può fiorire nell’Amore.
Non è un semplice manifestarsi in chi osa indossare il verbo del ribelle, ma un’Essere consapevolmente presente.
Non è il tempo che passa quello del Sublime Sentimento, ma un nostro scivolare consumandoci.
L’apparente “Nulla”, è fertile terreno per chi sa mettersi in ascolto o in osservazione.
Nel mettersi in Osservazione l’essere mortale si distingue, abitando il suo vivere da Uomo.