Giulio Vergine – Uomini & Donne
Quando Dio creò la donna dimenticò di dire all’uomo che doveva amarla e non ammazzarla!
Quando Dio creò la donna dimenticò di dire all’uomo che doveva amarla e non ammazzarla!
Le parole hanno lo straordinario potere di far parlare il cuore.
Preferisco i giorni alle persone perché comunque vada essi ritornano sempre l’indomani.
Possiamo essere chiunque ma abbiamo bisogno degli altri per essere i migliori.
C’è chi è povero nel corpo e chi nell’anima.
Cresciamo nella speranza di un futuro migliore, ma non capiamo che quel futuro siamo noi.
Nella mia vita si entra solo in lista amici… niente omaggi né riduzioni, solo abbracci e sorrisi.
Quando i migliori parlano i peggiori criticano, quando i peggiori criticano i migliori ascoltano, e quando i peggiori parlano i migliori agiscono!
2500 anni fa un certo Aristotele in uno dei suoi scritti più celebri affermava “ogni popolo ha il governo che si merita”. Sono passati molti anni da quell’affermazione e l’Italia continua ad avere il governo che merita il suo popolo ma un popolo che non merita l’italia. Ebbene si questo popolo non merita, una nazione, un territorio che ha nei suoi antenati e nelle sue radici una storia e una cultura così vasta che per secoli il mondo intero ci ha invidiato. Non sto qui a celebrare quello che è stato il nostro glorioso passato, chi ha studiato lo saprà bene ed anche meglio di me, chi non lo conosce invece, chi non conosce il proprio passato, farà parte di quella grande maggioranza di individui che ci hanno portato ad arrivare a questo triste punto nello scorrere inevitabile del tempo e della storia. Chiudo la mia parentesi citando altre brevi e concise parole: “chi ignora il proprio passato non avrà futuro”. Insomma il vostro futuro, o meglio le basi per costruirlo sono state poste dai nostri antenati ma se non le conoscete non costruirete mai il vostro futuro, sarete solo comparse di un tempo non vissuto.
Il vero saggio è colui che dice di non sapere non quello che dice di sapere troppo.
In fondo noi chi siamo se non il ricordo di qualcuno?
È il 19 luglio 1992 che finisce la giustizia italiana, una fine che arriva nel modo più efferato e drammatico che si può immaginare. Una fine che si vede negli occhi lucidi, increduli e rassegnati di un uomo che allora era uno degli ultimi uomini della vera giustizia. Tutto di li in poi si sgretola in un sistema che così brutalmente malato che ci ha portati a questa attuale situazione, perché di Uomini di giustizia come quelli capitano una sola volta e gli si abbandona a un destino che viene ritenuto sia solo il loro, e si arriva a capire troppo tardi che con loro è morto lo spirito di giustizia e legalità del “Bel Paese”.
La politica è fatta di uomini così come ogni pensiero e ideologia politica è frutta della natura umana, non è ne una rivelazione divina ne alchimia di parole. Quindi prima di identificarsi in un partito politico e di attaccare chiunque vada contro il vostro ideale, giusto o sbagliato che sia, pensate che siete uomini e chi sbaglia non è la politica ma siete voi stessi.
Un giorno presi la penna e capii che con le parole potevo toccare le corde dell’anima facendo risvegliare le emozioni più profonde sopite nella fragilità dei nobili sentimenti.
Ci costruiamo un mondo parallelo intorno a noi perché quello in cui viviamo non ci piace, ci fa schifo, ma non abbiamo il coraggio di muovere un dito per cambiarlo.
Mi hanno detto di non andare all’inferno perché è un posto terribile, ma dopo essere stato sulla Terra andrei ovunque!
Nulla è perso come il tempo che passa.