Marco Oliverio – Morte
Morte: se la conosci non la eviti. Se non la conosci non la eviti comunque.
Morte: se la conosci non la eviti. Se non la conosci non la eviti comunque.
Molti cercheranno di insegnarti a vivere, nessuno ti preparerà alla morte però!
Morte non è il cessare della vita, così come la notte non interrompe il giorno.
Un grande uomo va giudicato da Dio, non da gente piccola.
La vita può essere spezzata non solo dalla morte terrena, ma anche da una morte spirituale.
La morte inizia a vivere con la nascita dell’individuo.
Le persone si amano quando sono in vita, le vivi le respiri, le apprezzi, no dopo che sono sotto terra, e non possono ne sentirti ne vederti.
Oggi mi sento abbastanza forte da dirti che se vuoi giocare sono pronto e che anche se sei chiamato Satana, alla fine dei conti tornerai da dove sei venuto con la coda tra le gambe!
Penso che solo la morte possa insegnarmi l’arte della rassegnazione.
Nella vita mai nessuno si è suicidato ma è stato suicidato.
Morirò con la penna tra le mani e quintali di sogni scritti, ma mai vissuti.
Al mio funerale vorrei una festa, per far vedere alle persone che senza di me non ci si diverte.
Se ti viene a mancare una persona molto cara, anche una parte di te entra nella sua bara.
Se dovessi morire, vi prego, ditegli che ero morta anche quando il cuore mi batteva ancora.
Bisogna morire più volte a se stessi, prima di iniziare a vivere.
Non sfido mai a carte la morte perché potrei perdere.
Non mi spaventa la morte, mi spaventa sapere che ci possa essere qualcuno che soffrirà per la mia scomparsa.