Anna Maria D’Alò – Morte
Bisogna morire più volte a se stessi, prima di iniziare a vivere.
Bisogna morire più volte a se stessi, prima di iniziare a vivere.
Vivere il nulla è la vera morte.
La morte esiste solo per chi vive, chi muore vede il sole.
La morte ha due facce: quella che ti viene incontro sorridendo e ti prende senza dolore e quella che si benda gli occhi, colpisce il bersaglio con violenza e strappa gli steli ancora verdi dai campi in fiore.
Bisogna morire più volte a se stessi per non morire senza essersi mai conosciuti.
Quando muore qualcuno che hai tanto amato sei tu che muori, perché lui vivrà sempre nella tua mente ma tu non vivrai più nella sua.
Si nasce e si muore in un giorno in cui tu non sei presente.
Da quando ho imparato a morire, riesco a vivere senza paura.
La vita è un film, in cui il biglietto lo paga la morte.
La morte non esiste, è solo un altro grembo da abbandonare per rivedere la luce.
Nella nascita e nella morte si parte per arrivare e si arriva per partire.
Tutto ciò che scorre è vita, l’immobile è morte.
La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell’ignoto.
Nulla muore dentro di te, neppure con la morte. E se così non fosse… non era mai nato nel tuo cuore.
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
Fin dall’infanzia ho sempre temuto la morte ma con il tempo, camminando insieme, siamo diventate amiche.
La vita e la morte viaggiano su due binari paralleli, al bivio si congiungono e un binario muore.