Fabio Peruzzi – Modi di dire dialettali
Pigliare l’abbiòcco.
Pigliare l’abbiòcco.
Tacà foeugh.Accendi il fuoco.
Sortire fòri in zucca.
Che mortadella rigà.
Essere scalzo in buccia.
Quando i figli fottono i genitori sono fottuti…
Ogn’ bicchier’ ca m’ vev’ mi toglie ra la testa nù pensier’… vist’ ca mo i pensier’ so assai doi litri nun abbastan’ mai.Ogni bicchiere che mi bevo mi toglie dalla testa un pensiero… dato che ora i pensieri sono tanti due litri non bastano.
Ngoppa a lu cuott, l’acqua vugliuta.Sopra la scottatura, l’acqua bollente.
Quella l’è sempre sulle vedétte e ‘un tu ne fa’ mai una pulìa.
Quello, gl’ha più debiti che la lepre.
Essere portati pe’ bocca.
Essere uno che lavora sopra di sé.
La gente, la si mette la bocca agli orecchi.
Da quando lo detti a bàlia e l’ho da riédere.
Gli’è venùo un coccolòne e gli’ha tirào i’ carzìno.
Mitì la càvra sùra ‘l bèch.Mettere la capra sopra il becco (caprone).
A ven-o giù pere da mulin.Vengono giù pietre da mulino.